Allargando | Recensione

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Magic Press punta tutto sul lasciarci a bocca aperta con il nuovo volume della collana Black Magic. Allargando è la seconda raccolta antologica di Yuki Seto ad arrivare in Italia. Dai toni decisamente spinti, sembra strizzare l’occhio a tutti coloro che sono stanchi dei soliti Hentai. Tenendo fede al suo titolo questo volume mira chiaramente ad allargare gli orizzonti del lettore, mostrandogli giochi e scene erotiche peculiari. Come se stesse accarezzando languidamente quella parte dell’immaginazione, alle volte sopita nei meandri della mente, per risvegliarla sino a farla erompere prepotentemente, Allargando decide di abbandonare ogni tipo di inibizione e dare libero sfogo a tutte le voglie non solo dei suoi protagonisti, ma anche dei suoi lettori.

Lasciate ogni speranza o voi che entrate” cit. Dante Alighieri

Il consiglio di Virgilio a Dante di prepararsi psicologicamente dinanzi alla scritta sulla porta dell’Inferno non potrebbe essere più idoneo ad avvisare chi si approccia alla lettura di questo intenso volume. Abbandonando ogni esitazione o sospetto, chi si appresta a sfogliare le pagine di Allargando deve essere dotato di una mente aperta e pronta ad accettare tutto ciò che questo Hentai ha da offrire. Articolato in 5 storie suddivise in 2 capitoli ognuna, il manga propone un totale di 10 capitoli che, senza indugio alcuno, gettano il lettore in un tumulto di sensazioni. Sarà proprio il lettore che, intrappolato in un malsano gioco erotico, si ritroverà in balia delle storie che saranno in grado di investirlo con un’intensità tale da lasciarlo annaspante e frastornato in un misto di confusione e piacere.

Bookmark”, la prima delle storie proposte, è un guazzabuglio di kink che divengono nel corso della lettura così esagerati e specifici da rasentare il feticismo. Discostandosi dai più comuni scenari degli Hentai, incentrati sulla rappresentazione di fantasie prettamente maschili, con le sue prime 8 pagine a colori sembra voler dare un inizio esplosivo a questa antologia, mostrando sin da subito una fantasia dagli accentuati connotati femminili.

In un gioco di potere immaginario in cui la donna fantastica su come porsi in posizione dominante, l’uomo viene rappresentato delle dimensioni di un giocattolo, così piccolo da poter essere stretto in una mano o addirittura racchiuso fra le morbide labbra della sua partner. Completamente in balia dei desideri della sua titanica compagna, guardiamo un protagonista maschile totalmente succube del piacere, in una fantasia che sovrappone i desideri di lui e di lei al punto tale da renderli quasi indistinguibili.

La dinamica di potere come filo conduttore dell’antologia

Caratteristica fondamentale di ognuno dei racconti di Allargando è il tema centrale della dinamica di potere tra i suoi personaggi. Senza mai dimenticarsi di soddisfare le aspettative dei propri lettori Yuki Seto si sfizia con le relazioni, mostrandoci i protagonisti in differenti posizioni, non solo sessuali. Giocando con alcuni dei più noti luoghi comuni dei manga, come la presenza del bullismo nella scuola o la divisione nel microcosmo dell’istituzione scolastica in vere e proprie caste ordinate gerarchicamente, Seto sfrutta questi espedienti per creare relazioni connotate da uno squilibrio di potere. In esse le donne sono quasi sempre dipinte come superiori dal punto di vista morale. Così in “Level C” Aoyagi è considerata appartenente ad un livello superiore rispetto al protagonista, in “375” Minako è colei che deve prendersi cura del cugino hikikomori, in “Hime e il Corvo” Miyazawa manipola Ono attraverso il proprio corpo per scaricare su di lui la colpa delle proprie azioni.

In contrapposizione a queste figure moralmente dominanti vi sono i protagonisti maschili che, seppur rappresentati spesso come pervasi da un senso di inferiorità, capovolgono le loro posizioni quando il rapporto diviene fisico. Così ne “La lancia di Amamori”, quest’ultima, cameriera nella casa di Yuzo nonché sua compagna di classe, viene descritta dal protagonista maschile come fredda e distaccata. Yuzo è convinto che Amamori si creda superiore, che lo guardi con alterità ad ogni occasione come se lui non contasse niente.

È per compensare questo senso di inferiorità che egli sfrutta la propria posizione di vantaggio per invertire i ruoli che l’autore sembra avergli attribuito. Così Amamori, nei classici abiti da maid con gonna corta a palloncino e la scollatura pronunciata, come fosse uscita da una fantasia erotica adolescenziale, si china ogni mattina tra le gambe di Yuzo per assecondare le sue voglie. Senza emettere un fiato, con il suo sguardo pungente sempre in primo piano come a voler scrutare lo stesso lettore, esegue ogni ordine che le viene impartito, realizzando ogni capriccio sessuale del suo padrone.

In “Hime e il Corvo”, invece, Miyazawa è rappresentata come una vera e propria manipolatrice. Nonostante ciò, è solo facendo leva sulla bellezza del suo corpo, a cui nessuno sarebbe in grado di resistere, che riesce a sfruttare l’attrazione di Ono nei suoi confronti per portarlo a compiere determinate azioni a proprio vantaggio. In un racconto ad alta tensione dal ritmo incalzante Seto sfrutta una tecnica quasi cinematografica, alternando due momenti temporali della storia per guidare il lettore all’interno di essa. In una corsa adrenalinica per scoprire cosa succederà, il sesso spinto e bagnato tra i banchi di scuola diviene strumento per rafforzare in chi legge quella crescente sensazione di desiderio e piacere.

Utilizzando lo schema dell’inversione della dinamica di potere tra le parti all’interno di quasi tutte le sue storie, l’autore di Allargando sembra voler dare ad esse un risvolto psicologico, elevandole a qualcosa di più di mere illustrazioni erotiche. Pur optando per un tipo di narrazione particolarmente spinto, che porta l’attenzione del lettore ad essere catalizzata dalle scene di sesso, Seto riesce con questo espediente ad intrigare una platea di destinatari più ampia, lasciando che le dinamiche instaurate dai suoi personaggi stuzzichino non solo i corpi dei lettori, ma anche le loro menti.

La dinamica di potere nel sesso attraverso i kink

Quello raccontato da Yuki Seto in Allargando non è un sesso vanilla che ci mostra la parte dolce e complice dell’atto in sé. Al contrario, l’autore decide di puntare su quella parte della sessualità di cui è più difficile parlare: quella caratterizzata da voglie così specifiche e borderline da essere considerate eccitanti per alcuni, ma disturbanti per altri. È facile immaginare che quando si parla di feticismo non sia possibile accontentare tutti, e in questa raccolta Seto non sembra tanto interessato a creare un’opera apprezzabile erga omnes, quanto indirizzata a stuzzicare la fantasia di persone con specifici e peculiari interessi. Mantenendo costante il filo conduttore della dinamica del potere nei rapporti dei protagonisti, l’autore si diverte a sovvertire gli equilibri, anzi, gli squilibri da lui instaurati non appena il rapporto tra gli stessi viene portato “sotto le lenzuola”.

In tal modo, Minako in “375” diviene succube di continui assalti nel sonno, leccata, accarezzata, letteralmente usata dal cugino, notte dopo notte. Convinta di avere semplici sogni a luci rosse, viene in realtà drogata quotidianamente sino ad entrare in uno stato catatonico che permetta al cugino di sfruttare il suo corpo a proprio piacimento. La sua bocca, i suoi seni sodi, le sue cosce ricoperte dagli umori umidi di entrambi divengono meri strumenti di piacere al servizio di lui, mentre la sua mente resta avvolta dalla dolce nebbia dell’anestetico, abile maschera della realtà. Dalla sonnofilia al sesso in cosplay, sino al mix di entrambe le cose, Seto non sembra trattenere colpi, arrivando a dipingere lo stupro senza troppi mezzi termini.

Diversa e a parti invertite è invece la dinamica in “Bookmark”. Qui la sua protagonista, ancora una volta rigorosamente vestita da maid, ha chiaramente il controllo della situazione dall’inizio alla fine del capitolo. Dando sfogo ad ogni suo più sfrenato desiderio, la lunga scena di sesso in cui il lettore è accompagnato si presenta come un susseguirsi di kink e feticismi sempre più spinti. Dal cosplay allo spitting, dal cock-blocking al pissing, la protagonista femminile di questa storia è la regina indiscussa delle tavole. Forse troppo abituati a pensare ai feticismi come frutti del desiderio maschile, l’autore riporta i suoi lettori coi piedi per terra, mostrando loro una donna accecata dal piacere, guidata unicamente dalla voglia di godere e incapace di trattenere le sue più irrefrenabili voglie, a prescindere da quali esse siano. Non a caso è proprio questa figura che troneggia sulla magnifica copertina del volume.

L’artwork

Lo stile utilizzato per questi racconti auto conclusivi è chiaramente improntato ad esaltare la bellezza femminile. Seto non nasconde la differenza di attenzione dedicata ai personaggi femminili rispetto a quelli maschili. Dalle proporzioni del corpo alle linee che ne circoscrivono le forme, sino anche ai dettagli nel vestiario, le donne protagoniste di queste storie sono tutte bellissime e perfettamente illustrate. Corpi morbidi, esili ma formosi nei punti giusti, seni prosperosi, fianchi pieni e glutei sodi sono le caratteristiche che contraddistinguono le ragazze di Allargando. Quasi sempre vestite di abiti succinti e uniformi, da quelle scolastiche a quelle da cameriera sino ai più trasgressivi abiti da cosplay erotico, le loro forme risultano sempre accentuate dai disegni.

La divisione delle tavole, allo stesso modo, mostra palesemente il diverso focus che l’autore vuole dare alle parti del manga. Così le scene di sesso sono rappresentate in ampie tavole divise in poche vignette molto grandi, che permettono all’autore di illustrare dettagliatamente i corpi dei suoi protagonisti. Nota peculiare che contraddistingue le scene di sesso è da ricercare nella decisione dell’autore di lasciare le donne quasi sempre vestite. Diversamente da molti altri Hentai, Seto non sembra avere interesse a mostrarci le sue ragazze integralmente nude. Al contrario, sfruttando l’effetto “vedo-non-vedo” delle divise da cui sono fasciate, lascia al lettore quella sensazione di piacere misto a frustrazione.

In contrapposizione a tutto ciò, le vignette di trama sono numerose e piccole all’interno di una sola tavola. I personaggi maschili, gli unici disegnati integralmente nudi durante le scene di sesso, sono quasi sempre connotati da lineamenti grezzi. Quasi a voler creare un contrasto con le linee morbide che contornano le curve delle sue donne, Seto disegna gli uomini di Allargando con volti squadrati, nasi a patata e caratteri che li fanno apparire poco attraenti. Anche nell’artwork l’autore sembra mantenere il filo conduttore dello squilibrio di ruoli che resta costante all’interno di tutta la sua opera.

In conclusione

Allargando è un’opera estremamente particolare. Giocando con le forze e debolezze dei suoi personaggi l’autore si diverte a creare un ordine per poi sovvertirlo, attraverso dinamiche psicologiche ma soprattutto fisiche. Decidendo di mostrare un sesso di nicchia, Yuki Seto preferisce rappresentare come il raggiungimento del piacere può essere dato non solo dalla complicità della coppia, ma anche dai giochi di potere all’interno di essa. In un’ottica di riscatto fisico e morale, chi è dipinto come debole diviene dominatore della scena. Sottomettendo il proprio partner, esso diventa un mero giocattolo di piacere nelle mani di chi domina, richiamando alla mente la fantasia erotica illustrata nelle pagine iniziali, con la quale Seto dimostra ai propri lettori come essa sia stata non solo il prologo ma anche il tema portante della sua intera raccolta.