Amore S.p.a. Professione cherubino – Recensione

Amore s.p.a

Vi siete mai chiesti come nasca l’amore vero? Quello che elettrizza come una scintilla, scioglie ogni corazza, fa venire le palpitazioni e gli occhi a cuoricino? Potremmo dire che sia una questione di chimica, un destino già scritto, una serie di fortunati eventi… oppure l’alacre lavoro dei cherubini dell’Amore S.p.a.

Amore S.p.a. – Professione cherubino è il nuovo romance urban fantasy di Maurice Fay, pubblicato da Triskell Edizioni per la collana Rainbow.

Val è uno dei Cherubini più brillanti dell’Amore Spa. Affetto da un disturbo borderline di personalità che lo ha reso un disastro cinico e un combina guai, Val si dedica al suo lavoro, che consiste nello scoccare frecce che uniscono due persone nel vero amore. Questo fino a quando il mondo sovrannaturale non viene scosso da un evento che potrebbe far collassare tutto il suo sistema economico: gli umani stanno smettendo di produrre energia erotica. Ingaggiato per indagare sul fenomeno, Val si ritroverà affiancato a Ivan Studeny, un investigatore privato mortale, glaciale ma molto sexy.

I guai sono assicurati, soprattutto perché l’acerrimo nemico di Val, Jasper, sarà il terzo incaricato di portare a termine la missione. Jasper è uno Styx e un dipendente della Discordia United, società concorrente dell’Amore S.p.a. Inoltre, è l’ex del migliore amico di Val, Damian, un unicorno mutaforma con una dipendenza affettiva per lui.

Tra mirabolanti avventure, equivoci piccanti e un po’ di suspense, Val scoprirà che Studeny è meno insopportabile di quello che sembra E, con un po’ di fortuna, potrebbero anche salvare il genere umano e sovrannaturale dal caos.

Noi Cherubini siamo gli emissari di Cupido, i rappresentanti dell’Amore S.p.a. Sin dalla notte dei tempi siamo noi a far sbocciare l’amore tra gli esseri umani.

Il nuovo libro di Maurice Fay prende ispirazione dalle divinità mitologiche per realizzare una storia dalla trama originale e divertente, presentando personaggi eccentrici derivanti dal mondo sovrannaturale e umano che si ritroveranno a collaborare per il bene comune. Lo scenario principale della storia è la nostra Roma ma viaggeremo anche alla volta di Praga, che si rivelerà una città altrettanto meravigliosa ed eterna.

Da buon romance che si rispetti, non mancheranno quei momenti romantici che fanno sognare Né quelli più spicy che fanno scaldare. Il tutto condito da una buona dose di angst che è sempre gradito per mantenere alta la tensione e i picchi di adrenalina. Val e Ivan sono una coppia anomala ma che funziona alla grande e noi non possiamo far altro che fare il tifo per loro.

Tu non devi essere necessariamente il Val che crea un casino distruggendo tutto quello che lo circonda.

Il protagonista e narratore della storia è Val, un giovane cherubino di cinquecentoventisette anni, dipendente dell’Amore s.p.a. Avendo vissuto così a lungo, almeno per la nostra percezione umana del tempo, si porta sulle spalle un bagaglio emotivo non indifferente che lo ha indotto a chiudersi nei confronti delle relazioni amorose. Eppure, per sua natura, lui è il primo a credere nell’esistenza del colpo di fulmine e del vero amore ma gli risulta più facile quando lui ne è solo l’emissario, colui che individua le persone giuste e tende la corda del suo arco per scagliare un dardo dritto nei loro cuori.

Come vive, dunque, Val l’amore? Attraverso relazioni carnali che non portano a nessun coinvolgimento emotivo. Andrebbe benissimo anche così, se non fosse che il suo è un modo per fuggire da quello che desidera veramente, dalla paura che se dovesse poi ottenerlo finirebbe per perderlo in breve tempo. Ci è già passato e non vuole ripetere l’esperienza.

Quando però il peso sul suo cuore è troppo opprimente, Val cerca rifugio nell’unica persona che gli è sempre stata vicino: Damian, il suo migliore amico e inquilino, con il quale intrattiene un rapporto con benefici. Tuttavia, questa relazione è tossica perché ha portato a una dipendenza reciproca dalla quale è difficile uscire e ha impedito a entrambi di cogliere l’opportunità di costruire un rapporto sano con la persona che potrebbero amare davvero.

Con l’entrata in scena di Ivan nella sua vita, Val dovrà capire che è meglio impegnarsi in un rapporto costruttivo piuttosto che distruttivo ma non sarà un percorso facilissimo poiché rallentato dal suo disturbo borderline.

Smettila di trincerarti dietro il tuo disturbo border di personalità tutte le volte che fai qualche cazzata, perché rischi che diventi un alibi.

Il disturbo borderline della personalità di Val lo porta a vivere in maniera estremamente intensa qualunque cosa. Quello che per una persona comune può essere classificato come una sciocchezza per il cherubino diventa fonte di pensieri che, invece di chiarirsi con semplicità, vanno a ingigantirsi fino a formare un muro tra lui e l’altra persona. Val ne è consapevole, conosce il suo problema e l’effetto che ha sulla sua psiche. Ne parla anche tranquillamente con Ivan. La consapevolezza, però, non porta a semplificarne la gestione e soprattutto non impedirà a entrambi di rimanere feriti.
Val dovrà trovare un compromesso che gli consenta di vivere la sua vita in modo da non rendere impossibile quella di Ivan, oltre che a capire quanto sia labile il confine che rende il suo disturbo una patologia o una scusante, e cercare di non varcarlo.

Ammirevole l’intenzione dell’autore di voler portare al pubblico un protagonista con tale disturbo e di cercare sensibilizzare su un tema di cui si parla poco nei libri, nella maggior parte dei casi in maniera negativa. Si tratta di un chiaro e ben riuscito intento di inclusione.

Non vivere proiettato nel futuro. Non vivere intrappolato nel passato. Vivi adesso, Val. Con me. Assapora oggi. Assapora questo momento.

C’è anche un altro problema che impedisce a Val di lasciarsi andare ai sentimenti. Una regola ben precisa che gli esseri sovrannaturali dovrebbero sempre ricordare: non innamorarsi mai degli esseri umani, perché il loro tempo è limitato. Come si può mettere anima e cuore in una relazione che può essere fugace come un battito di ciglia? Come si può sopravvivere al proprio compagno dopo averlo visto impotenti invecchiare e morire? Queste sono le paure che banchettano nella testa di Val. Paure che è facile tenere a bada finché Ivan continua a mostrarsi come un monolite di ghiaccio. Un detective rigido e poco incline alla trasgressione, risultando pure un po’ antipatico.

Eppure, più Val e Ivan sono costretti a lavorare a strettissimo contatto e più la dura roccia si sgretola per mostrare un cuore caldo che ha tanto bisogno di dare e ricevere amore. Ed è a questo punto che le cose si fanno difficili, perché a volte la troppa felicità spaventa molto di più della solitudine e a quel punto bisognerà decidere quanto si è pronti a rischiare. Se si vuole fuggire o lottare.

Amore S.p.a: il nuovo romanzo “cock-lit”

Con Amore S.p.a, Maurice Fay ha dato vita a un nuovo genere, il cock-lit, come lo ha definito lui stesso. Il termine, decisamente ambiguo ma che ci piace proprio per questo, richiama il più noto chick-lit, ovvero il romanzo rosa umoristico e post-femminista. L’unica differenza sarà la presenza di una coppia male-to-male, per il resto non mancheranno l’ironia e le risate che Val scaturirà parlando con noi lettori o con personaggi che riusciranno a essere più strambi di lui.

Un romanzo leggero, da leggere nei momenti in cui si vuole liberare la mente, senza risultare però mai superficiale. Vi invito a gustarvelo fino in fondo, compresi i ringraziamenti che hanno dato un ulteriore valore aggiunto a un’opera originale e davvero godibile.