
Ci troviamo in un mondo dove gli animali antropomorfi sono i protagonisti indiscussi. Un detective privato dalle sembianze di un gatto nero è pronto a scovare tutti i criminali. In Blacksad possiamo trovare tematiche profonde e mai banali e disegni raffinati che lasciano a bocca aperta: tutto questo è ciò che rappresenta l’opera. Si tratta di un Fumetto che omaggia le storie noir e i tradizionali detective hard boiled. Ad oggi contiamo ben cinque storie riguardanti il nostro brillante gatto nero: Da qualche parte tra le ombre, Arctic Nation, Anima Rossa, L’inferno, Il silenzio e Amarillo. Le voci di corridoio che davano un nuovo capitolo si sono trasformate da qualche tempo a questa parte in un annuncio di una nuova nuova opera, la cui prima parte uscirà questo Ottobre con il titolo di “E poi non resta niente”. Tutto questo grazie a Rizzoli Lizard.
Ma chi è che ha plasmato questo fumetto noir? Chi sono gli artefici di questa storia sconvolgente che è riuscita a conquistare il pubblico italiano? Ovviamente un duo spagnolo: al disegno abbiamo Juanjo Guarnido, un animatore di tutto rispetto, noto soprattutto per Tarzan della Disney e che ha lavorato anche per diversi marchi prestigiosi come ad esempio Marvel Comics. Alla sceneggiatura abbiamo Juan Diaz Canales, che in collaborazione di Rubén Pellejero, dal 2015 ha firmato il rilancio della figura di Corto Maltese, sceneggiando “Sotto il sole di mezzanotte” e “Equatoria”. Nulla da dire per questi must del fumetto.
Un coinvolgente Noir dove il protagonista è un’incomparabile detective privato dalle sembianze di un gatto nero, il cui scopo è quello di scoprire l’assassino di una sua vecchia fiamma e… vendicarsi. Dovrà confrontarsi con un’organizzazione criminale, l’Artic Nation e incontrerà di nuovo Sminrow per un caso che gli sconvolgerà la vita…
L’universo antropomorfo
Veniamo al dunque, ma chi è questo investigatore privato? Nato e cresciuto in un quartiere malfamato, non manca mai di impermeabile, ha un animo tormentato, è appassionato dell’amore, dall’animo gentile e al contempo cinico. Tutto questo è John Blacksad. Ci racconta le proprie avventure in prima persona e attraverso i suoi pensieri e le sue riflessioni ci porta a viver una storia mai banale.
Le indagini del nostro beniamino di suddividono in cinque episodi autoconclusivi, ognuna con un color identificativo. Di personaggi che circondano il nostro gatto ne possiamo trovare a bizzeffe, ma quelli che sono più a contatto con il nostro detective sono: Smirnov, un pastore tedesco di una certa età, superiore di John e colui che gli assegna i casi; il secondo degno di menzione è Weekly, una donnola reporter. All’inizio il protagonista è infastidito dal suo avvicinamento, poichè fin dal primo incontro si credeva suo “amico”. Con il tempo questo duo diventerà uno dei punti di forza di tutte le storie che andremo a leggere.
L’investigatore in nero
Sono tanti e diversi i casi a cui dovrà fare luce il nostro detective: persone scomparse, tentati omicidi, scellerati crimini. Tutto questo va in scena negli Stati Uniti: si passa per New York, per arrivare fino in Texas e poi finire nella coloratissima New Orleans. Tutto questo illustrato dalla mano di Juanjo Guardingo. Tutte le tavole che troverete sono incredibilmente dettagliate, un vero orgasmo per gli occhi: già solo le scene di vita quotidiana rendono vivo il fumetto. Dal tratto morbido ed elegante, in ogni tavola riesce a far trapelare emozione anche solo da un singolo gesto. Ogni personaggio raffigurato, anche quello più insignificante diventa importante grazie alla bravura con cui Junjo riesce a raffigurarlo, non per altro con Blacksad si è aggiudicato ben due Eisner Award. Il tutto rigorosamente colorato a mano in stile acquarello.
Se i disegni di Guardingo riescono a colpire il lettore, allora le tematiche rappresentate da Juan non sono da meno, perché Blacksad non è solo crimini o omicidi. Gli autori hanno incentrato in queste storie autoconclusive temi forti che rappresentano com’erano gli Stati Uniti nell’anni ’50: il razzismo fra specie, la Guerra Fredda, la droga, il jazz. Ovviamente descritto con un fondo ottimistico che vi permetterà di leggere una storia con un po’ di speranza anche se nel mezzo ci sarà del cupo.
“Da qualche parte fra le ombre”
Gli intrecci non mancano mai e fanno da collante alle vicende del brillante detective. Non riscontriamo nessun alto e basso nella lettura, ogni storia che troviamo è una scoperta bella o brutta che e mantiene la sua linearità a livelli ottimali tanto che riesce a non stancare mai, spingendo il lettore rileggerlo molteplici volte per scoprire anche il più piccolo dettaglio andato perso.
Questo è il mondo creato da questo ottimo duo spagnolo. Un concentrato di emozioni, amore e violenza il tutto rappresentato dalla mano morbida e raffinata di Guarnido. Durante questo percorso ci troviamo così nel mondo di animali antropomorfi, racchiuso nelle pagine di questo fumetto. Con una trama che non risulta mai banale, da Blacksad non possiamo che aspettarci un futuro pieno di meraviglia e stupore, che solo Juanjo e Juan possono garantirci.