
Se sapeste che la vostra vita stesse irrimediabilmente volgendo a termine, cosa sareste disposti a fare per garantirvi un po’ di tempo in più sulla Terra? C’è chi cadrebbe preda della disperazione, chi accetterebbe stoicamente il proprio destino e chi farebbe, invece, di tutto pur di cambiarlo. Roberto Frasca, protagonista di Cocagne, romanzo scritto da Alessandro Girola, è proprio uno di queste persone pronte all’impossibile, persino ad avventurarsi nella celeberrima “selva oscura”, un diabolico piano dimensionale del quale in pochissimi sono a conoscenza dell’effettiva esistenza.
Roberto Frasca sta morendo. Un cancro allo stadio terminale lo sta lentamente portando verso la fine. Non c’è più nulla che si possa fare, ma lui non riesce a darsi pace. Freddo e distaccato commercialista in quel di Roma, un uomo come tanti che si aggrappa alla vita. Ma l’apparenza, a volte, inganna. Roberto, infatti, è uno dei rari maghi viventi a conoscenza dell’esistenza di quello che lui chiama Mondo Delta, un piano dimensionale diabolico e alternativo a metà tra l’Inferno di Dante e il regno del Mago di Oz, dal quale difficilmente chi vi entra per sbaglio riesce a uscire vivo. Grazie allo studio dei testi scritti da coloro che precedentemente hanno visitato quell’universo riesce a trovare una delle sue porte d’ingresso e a intraprendere, così, un viaggio che ha una meta ben precisa: trovare una misteriosa fonte che si narra sia in grado di curare ogni male.
A metà tra l’Inferno dantesco e il Regno de Il Mago di Oz
Quello che troviamo all’interno di Cocagne è un universo a tutto tondo, in grado di stuzzicare la curiosità del lettore con continui richiami a mondi già noti ai più. Alessandro Girola riesce così a creare una dimensione, quella di Mondo Delta, che affonda solidamente le sue radici in opere mastodontiche risultando, in questo modo, estremamente realistica nel suo essere totalmente fuori ogni logica. È così che l’Inferno di Dante e la Città di Smeraldo de Il mago di Oz trovano un ulteriore ragione d’essere, rivelandosi in questo libro non come semplici mondi frutto del genio umano, ma come rielaborazioni di un’inspiegabile dimensione che giace nascosta agli occhi delle persone.
Dante, Baum, il pittore Olandese Bosch, lo scrittore italiano Carlo Collodi, il brigante rinascimentale Biondin sono solo alcuni dei nomi che durante la lettura potrete incontrare. Dunque Mondo Delta diventa il calderone che nel quale da secoli si immerge l’estro umano e che, se non conduce alla pazzia, può dar vita a capolavori indimenticabili.
Non pensiate, però, che Girola sia uno a cui piace vincere facile affidandosi esclusivamente a scritti già affermati. L’universo all’interno di Cocagne, seppur creato prendendo di qua e di là dettagli da opere precedenti, riesce a brillare di luce propria, risultando sempre originale e in grado di stupire il lettore. Così figure storiche realmente esistite si mischiano a personaggi e creature di finzione, creando un connubio interessantissimo che permette all’autore di giocare con la fantasia.
In Mondo Delta tutte le leggi che regolano il nostro pianeta vengono sovvertite, per questo non ci sarà da stupirsi se lungo il cammino i personaggi incontreranno mostruose creature simili a dinosauri, vespe gigantesche antropomorfe, centauri, streghe e animali mutaforma. Cosa ancora più interessante, però, è il fatto che questa dimensione è controllata da un misterioso tipo di magia e che lo scorrere del tempo sembra essere totalmente differente rispetto a come si presenta sulla Terra. Un luogo tremendamente ostile che metterebbe a dura prova qualsiasi essere umano e nel quale solo chi mostra un’estrema forza o una grande abilità nelle arti magiche ha qualche speranza di sopravvivere.
Solo pochi iniziati alle arti magiche conoscono l’esistenza di Mondo Delta
Un punto di forza di Cocagne è sicuramente rappresentato dal rapporto tra i vari protagonisti. Roberto, uomo serio e impassibile, apparentemente immune a qualsiasi forma di affetto, subirà una crescita personale degna di nota. Lui, che rifugge l’amore sotto ogni sua forma, si ritroverà a confrontarsi con diversi personaggi che metteranno a dura prova il suo carattere e che, talvolta, gli faranno rivestire i panni del cattivo. Un protagonista che si rivela non propriamente buono, concentrato solo sul suo obiettivo e capace di sacrificare tutto, o quasi, pur di raggiungerlo. Almeno inizialmente.
Dolcezza, fragilità, senso dell’amicizia, lealtà e forti seppur talvolta discutibili ideali sono solo alcune delle emozioni e delle esperienze umane che Roberto dovrà forzatamente affrontare durante il suo viaggio, trasformando il suo cammino alla ricerche della miracolosa fonte in una sorta di percorso di vita, proprio quando la sua esistenza sembra stia volgendo irrimediabilmente a termine.
Tra le figure che incontrerà particolarmente interessante è il “gruppo di soldati”, uomini che, sono pronta a scommettere, chiunque guarderebbe con diffidenza, se non odio. Personaggi ambigui che vagano nella dimensione di Mondo Delta da molto tempo e che, proprio a causa del ruolo che ricoprono, riescono a rendere la storia ancora più intrigante. Desiderio di vendetta e realtà storica si contrappongono al personalissimo concetto di etica, mischiando le carte in tavola e aggiungendo quella della moralità, ponendo il lettore di fronte a un bivio che lo porterà a chiedersi quale scelta avrebbe intrapreso se fosse stato al posto di Roberto.
Scritto da Alessandro Girola, autore tra l’altro di numerosi racconti, Cocagne è una piccola chicca che timidamente si presenza nel panorama della letteratura italiana, pronta a stuzzicare la curiosità dei suoi lettori. Creature mitologiche e folcloristiche, personaggi storici e una buona dose di oscura magia saranno la meravigliosa quanto essenziale cornice per un inaspettato viaggio all’insegna dei sentimenti e delle fragilità umane.