
Eccoci qua con il secondo volume di questa meravigliosa saga targata Jay Kristoff ed edita, come ormai ben sapete, dalla nostra amica Oscar Vault. Ancora non avete letto il primo capitolo? Allora se desiderate scoprire di cosa parla la storia il consiglio è quello di leggere la recensione precedente, Lifel1k3 vi aspetta. Se invece conoscete già il primo albo mettetevi comodi e date uno sguardo a come proseguono le vicende dei nostri protagonisti.
Ha inizio la battaglia decisiva nelle rovine di Babel. In questo capitolo vedremo le due migliori amiche per la pelle divise, combattere l’una contro l’altra. Tra amici e nemici, buoni e cattivi che si alternano di ruolo, anche la stessa Lemon viene coinvolta nella ricerca di Ana Monrova, e dovrà sbrigarsi altrimenti la sua migliore amica farà prima di lei.
“Regola numero 1 della discarica: Più forti assieme, assieme per sempre.”
Ci lascia proprio così il primo libro della serie Lifel1k3, con un cliffhanger da pelle d’oca che da solo basta a farci andare a comprare subito il secondo volume per poter continuare la lettura di quest’avventura. Se si dovesse seguire la “tradizione”, se così la si vuole chiamare, quello che andremmo a leggere sarebbe solo un albo di passaggio per ciòche poi sarà il boom esplosivo dell’epico finale. State tranquilli però, perché Jay Kristoff non fa questi errori, ed è proprio per questo che è tanto amato.
Senza troppi giri di parole Dev1at3 inizia proprio dove abbiamo lasciato l’ultimo volume, ovvero con Eve a Babel con i suoi fratelli sembianti. Secondo il suo volere Lemon, Cricket e Ezekiel sono stati costretti a lasciarla lì e, mentre fuggivano dalla città, decidono di dividere le loro strade e percorrere un viaggio diverso: Lemon viene rapita dalla Biomass. Dopo che il suo corpicino è stato distrutto in battaglia Cricket viene deportato ma la sua energia dura poco e, una volta K.O, viene sequestrato da dei ragazzi per poi essere venduto alla Fratellanza. Il sembiante Ezekiel, dopo aver scoperto della scomparsa dei suoi amici, si incammina per cercarli ma alla sua strada si unisce l’indesiderato Predicatore.
Da questo incipit già di suo emozionante possiamo ben capire che i protagonisti indiscussi sono proprio questi personaggi. Saranno capaci di prendere le redini di questo lungo e tortuoso viaggio per tutta Yousay? Eve avrà un ruolo meno importante in tutto ciò ma di certo sentiremo parlare di lei.
“La prossima volta che ci incontreremo… Non penso che andrà come vuoi tu.”
Ormai si sa, Jay Kristoff è un mago nella scrittura e soprattutto nel descrivere quello che ha in mente e il mondo post-apocalittico che in questo caso ha creato ne è la prova. Se in Lifel1k3 il worldbuilding ce lo ha solo presentato, in Dev1at3 ha superato di gran lunga le nostre aspettative. I luoghi che i protagonisti andranno a visitare sono molti di più e sempre ben dettagliati, rendendo facile il trasporto del lettore all’interno del luogo specifico.
Per esempio quando Lemon raggiunge New Bethlehem Kristoff si mette a descrivere ogni singolo dettaglio, anche il più insignificante, per far sì che tutto quello che sta raccontando sembri reale: l’insediamento cinto di mura sulla costa del mare, il cancello ampio, le muraglie fatte di piastre d’acciaio arrugginito con macerie di cemento sormontate da filo spinato e, soprattutto, una X alta dieci metri e la scritta “questa cittadina è gestita dalla fratellanza”. Questa è New Bethlehem, e noi riusciamo a immaginarcela benissimo.
La mano di Zio Kristoff non cambia mai. Il lettore ormai è abituato al suo tratto fluido e coinvolgente in ogni capitolo che si sussegue, senza mai far mancare dei momenti comici. Questa particolarità può piacere oppure no, ma sicuramente riesce a dare una spinta in più alla narrazione in quei piccoli momenti in cui la storia sembra più piatta. Una nota positiva che abbiamo notato in Dev1at3 è l’alternanza dei punti di vista. Sì, anche in Lifel1k3 sono presenti ma essendo il primo libro sono risultati un po’ confusionari dato che ancora non conoscevamo a fondo i personaggi e i luoghi. In questo secondo volume, invece, i continui cambi di scena sono abbastanza piacevoli e facilitano così la conoscenza più approfondita dei vari personaggi di cui andremo a leggere.
“Attento a cosa desideri”
Lemon, Cricket ed Ezekiel se prima erano considerati le spalle ora sono il cuore di Dev1at3, nonché i protagonisti. Sicuramente si sentirà molto l’assenza di Eve in tutto ciò, ma almeno Kristoff ha dato così la possibilità al lettore di conoscere per bene altri personaggi che prima erano stati solo accennati. Andiamo a scoprirli insieme: L’esuberante e fresca Lemon Fresh è colei che ha avuto un’evoluzione sbalorditiva rispetto al primo volume. Il suo percorso l’ha resa più forte, tant’è che grazie al nuovo personaggio maschile Grimm riesce a far eccellere il potere che ha dentro di sé, e ciò la rende una persona nuova che man mano andrà a crescere sempre di più.
Un ruolo fondamentale lo ricopre anche il nostro amato Cricket che è stato la luce pulsante di Eve. Dopo la loro separazione per lui tutto è cambiato, dovendosi abbassare anche alle leggi della robotica ferendosi per non torcere un capello agli umani. Notiamo anche in lui un notevole sviluppo tanto da spingere il lettore ad amarlo sempre di più. Ezekiel è Ezekiel, il solito sembiante forte e determinato. La perdita di Eve lo destabilizza non poco, ma Ana è colei che ha amato e farà di tutto per trovarla.
Un secondo volume esplosivo
Non c’è nulla da dire, in Dev1at3 possiamo trovare tutto: una storia dinamica piena di colpi scena e con una tensione che difficilmente porta a distogliere lo sguardo dal libro, personaggi che si evolvono durante il percorso del loro viaggio insieme ai secondari che non lasciano nulla per scontato, rivelandosi anch’essi brillanti ed essenziali per la trama e, infine, diverse tematiche. Dev1at3 si concentra per lo più sull’amicizia, la lealtà, la famiglia. Possono essere temi scontati per chi ha già letto libri di questo genere, ma possiamo stare certi che è un volume che non delude. Adesso non ci resta che proseguire con TrueL1f3 e vedere cosa il nostro zio Kristoff ha in serbo per noi.