Green Creek – Recensione

green creek

Halloween è ormai passato ma la passione per le atmosfere cupe e paranormali dura tutto l’anno. Se a queste vi piace accompagnare un contesto romantico, drammatico e con una punta di spicy, allora questa saga con licantropi e stregoni può fare al caso vostro. Dall’autore di Sotto la porta dei sussurri, TJ Klune, oggi proponiamo la saga di Green Creek, edita Triskell edizioni e composta dai seguenti quattro libri:

  • Wolfsong – Il canto del lupo
  • Ravensong – Il canto del corvo
  • Heartsong – Il canto del cuore
  • Brothersong – Il canto dei fratelli

La storia è ambientata a Green Creek, una città di pochi abitanti nello stato dell’Oregon. Inizia con la solitudine di un ragazzino di nome Ox che ha pochi amici e vive solo con la madre, dopo che il padre se ne è andato insegnandogli che lo avrebbero sempre preso a calci nel culo. Un giorno in città ritorna la famiglia Bennett con il piccolo Joe che sente in Ox un odore che gli fa capire istintivamente che saranno amici per sempre.

Ox diventa presto un punto di riferimento per tutta la famiglia Bennett, che custodisce gelosamente un segreto che sarebbe meglio non trapeli agli abitanti della città. Un segreto svelabile durante le notti di luna piena. Passano gli anni e Ox e Joe crescono. La loro vita procede felice fino a quando in città non ritorna una nemesi dal passato, pronta a portare tutta la disperazione possibile al branco dei Bennett.

Un lupo è forte quanto il suo legame. Senza di esso, senza qualcosa che gli ricordi la sua umanità, sarà perduto.

La saga di Green Creek è una serie romance di genere paranormal fantasy, con protagonisti una famiglia, o meglio un branco, di licantropi. Il loro mondo viene presentato poco a poco, man mano che la storia prosegue. Scoprirete una società nascosta agli occhi dei comuni umani fatta di alfa, beta e omega, che può essere riassunta così: l’alfa è il capobranco, i beta sono tutti gli altri membri del branco e gli omega sono chi un branco non ce l’ha. Ciascun lupo, in base alla propria tipologia, ha caratteristiche fisiche ben precise.

Ciò che rende unito e forte un branco sono i legami che si formano tra ciascun membro. Sono qualcosa di innato e istintivo, fanno sì che il lupo non abbandoni mai la sua natura umana, assicurandogli protezione e senso di appartenenza. Già da questo si capisce come Klune metta sempre al primo posto il tema della famiglia. Il branco è dove ogni lupo può sentirsi a casa, dove può fidarsi dei suoi fratelli e dove può contare sulla guida di un mentore che non lo abbandonerà mai.

Ogni branco, inoltre, necessita di protezione per nascondersi dagli occhi umani. Per farlo è necessaria una potente forza magica derivante da uno stregone. Gli stregoni del branco dei Bennett discendono dalla famiglia Livingston e i destini di queste due famiglie sono destinate a incrociarsi per tutta la saga. Tocca a voi lettori scoprire in che modo!

Lecca-lecca e pigne, qualcosa di epico e fantastico.

Ogni romanzo della saga è narrato in prima persona da un protagonista diverso, ma la storia principale è una sola. La prima voce narrante è quella di Ox, personaggio che rimarrà un perno fisso per tutti e quattro i libri. Ci concentreremo su di lui e sul suo rapporto con Joe, così da non svelare troppo sui tanti altri personaggi della saga.

Ox è un umano che entra in contatto con una realtà che gli rivoluzionerà la vita. È un ragazzo all’apparenza silenzioso e solitario, tanto che suo padre lo ha sempre definito duro di comprendonio senza mai voler andare oltre la superficie. Avrebbe scoperto un ragazzo dal cuore accogliente e determinato, pronto a tutto per le persone che ama. Ma quello che non ha scorto lui lo ha capito subito il piccolo Joe. Joe che a soli undici anni aveva già sofferto quanto una persona potrebbe non provare in una vita intera; che si era chiuso dietro a un muro di silenzio tanto da preoccupare tutta la sua famiglia; che fin dalla nascita era destinato a ereditare il ruolo del padre. Joe un giorno ha visto Ox e ha deciso di legare la sua vita a lui.

Ox e Joe si conoscono quando Joe è ancora un bambino e il loro legame in quei primi anni è un’amicizia indissolubile, paragonabile al rapporto tra due fratelli. Crescendo, i sentimenti di entrambi evolvono, si intensificano, abbandonano l’innocenza per dare spazio alla passione. L’amicizia si trasforma in amore. Il percorso però è lento e continuamente ostacolato dai continui attacchi dei nemici. Imparerete fin da subito che a Green Creek tutte le storie d’amore crescono nel dolore.

Se questo non è un legame lunare mistico, allora non so che altro sia.

Green Creek non è pero solo uno scenario romantico, anzi. Tutti i numerosi personaggi vengono coinvolti a trecentosessanta gradi, quasi a voler sottolineare che ciascuno è importante per la storia. Ed è così, tutti danno il proprio contributo per affrontare la minaccia che incombe su Green Creek e che è determinata a dividere il branco spezzandone i legami. I nostri protagonisti affronteranno perdite, separazioni, scontri all’ultimo sangue. Il lettore sarà coinvolto in una storia d’azione che sarà sempre più incalzante e ricca di colpi di scena. Una volta ingranato il ritmo giusto sarà difficile riuscire a staccarsi dalle pagine del libro.

La trama ha una struttura ben definita e rimane coerente dall’inizio alla fine. Wolfsong si mantiene su un’unica linea temporale, mentre da Ravensong in poi sarà comune la presenza di flashback al fine di chiarire molti aspetti della storia. Lo stile scelto dall’autore inizialmente potrebbe risultare ostico. Klune, infatti, decide in più occasioni di adottare sequenze di paragrafi anche molto brevi, a volte addirittura di un paio di righe, per descrivere piccoli episodi più o meno significativi della vita dei protagonisti. La prima parte di Wolfsong, fino a quando non inizia l’azione vera, è proprio così e questo potrebbe rallentare o spezzare il ritmo di lettura

Noi siamo il branco Bennett e il nostro canto sarà udito sempre

Un’altra caratteristica che potrebbe dividere l’opinione pubblica è la presenza della voce del branco, una sorta di comunicazione telepatica tra i vari membri scaturita dai legami che li unisce. Preparatevi dunque a un sacco di BrancoBrancoBranco. I toni della storia rispecchiano perfettamente gli eventi narrati ma anche nei momenti drammatici non mancherà mai l’ironia di Klune a strapparvi un sorriso. Allo stesso modo, in un momento più spensierato, potrebbe bastare una parola per farvi ricorrere subito ai fazzoletti. Vale sempre la pena notare l’attenzione che pone Klune a includere nelle sue storie personaggi queer di varie sfumature: senza fare nomi, incontrerete un personaggio asessuale e uno aromantico.

In conclusione, la saga di Green Creek è adatta per molti palati, bilanciando perfettamente la componente romance a quella paranormal fantasy. Gli amanti del primo genere potrebbero gradire più scene spicy (che non mancano eh!) e gli amanti del secondo vorrebbero forse qualche spiegazione in più sul world building, ma tutto questo sarà compensato da una storia avvincente e mai scontata; da personaggi di cui vi innamorerete e per cui sarà difficile non fare il tifo; da una valanga di emozioni potenti e contrastanti. Vi sfido a leggere Green Creek senza sentire la sensazione di fare parte voi stessi del branco e desiderare di correre in una radura ululando il canto dei lupi.