Hexmaker – Recensione

Hexmaker

In attesa dell’uscita del terzo volume della serie Hexworld, prevista il 3 febbraio in casa Triskell Edizioni, vi presentiamo Hexmaker – Il creaincantesimi. Si tratta del secondo episodio della serie, per cui, se volete scoprire qualcosa in più sul mondo creato da Jordan L. Hawk, vi consigliamo di leggere prima la recensione dedicata al libro precedente (qui).

Il mutaforma volpe Malachi ruba per uno dei più grossi gruppi criminali della città di New York. Ma quando assiste all’omicidio di un milionario, l’unica persona che può tenerlo al sicuro è il dottor Owen Yates, incantatore forense della Polizia Magica Metropolitana… nonché lo stregone di Malachi.
Owen inorridisce nello scoprire che il suo famiglio è un rozzo ladro. E, ancora peggio, Malachi minaccia di scatenare i desideri più profondi del mago
. Desideri che Owen non può soddisfare, essendo destinato a un matrimonio combinato per solidificare la ricchezza della famiglia Yates.

Così stipulano un patto: Malachi sarà l’amante e il partner di Owen fino al giorno del matrimonio.

Degli occhi d’ambra si fissarono su di lui, trafiggendogli l’anima. Non aveva mai visto una simile sfumatura su nessuno o, almeno, non lo ricordava.

La storia di Hexmaker è successiva agli eventi di Hexbreaker e, almeno inizialmente, sembra prendere una strada autonoma e indipendente. Il protagonista Owen Yates lo avevamo già conosciuto come personaggio secondario e, fino a questo momento, non c’erano stati particolari indizi che lo facessero sospettare come prossimo candidato all’azione. Infatti, Owen cerca di nascondere benissimo la sua vera natura che iniziamo a conoscere solo entrando nella sua testa. Figlio di una famiglia aristocratica e destinato a portare avanti il nome e l’eredità, Owen si mostra al pubblico come la società si aspetta da lui: serio, distinto e lontano da ogni frivolo piacere. L’unico atto di ribellione che si concede è quello di lavorare per la Polizia Magica Metropolitana, questo almeno fino a quando non sarà costretto a convolare a nozze con un matrimonio combinato.

Eppure, c’è qualcosa che Owen desidera veramente, qualcosa che non potrebbe mai confessare perché vorrebbe dire perdere tutto, deludendo le aspettative dei genitori. L’incontro con Malachi, un famiglio ladruncolo che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, sarà l’evento scatenante che porterà Owen a cedere ai propri istinti più reconditi.

«Non è quello che vuoi? Che qualcun altro prenda il controllo e ti faccia vivere.»

Malachi è l’esatto opposto di Owen. Abituato fin da piccolo a sopravvivere, è scaltro, furbetto e non si tira indietro quando si tratta di effettuare colpi che gli consentano di mettere qualcosa nella pancia e un tetto sopra la testa. È un famiglio volpe e possiede tutte le caratteristiche, sia fisiche che comportamentali, di questo splendido animale.

Primo indiziato in un caso di omicidio, non può far altro che fidarsi di Owen che fortunatamente si trova sulla scena del crimine. Guarda caso, Owen è proprio il suo stregone e il destino non avrebbe potuto accostare due persone provenienti da mondi così distanti. Eppure, è proprio questo contrasto così evidente ad attrarre in maniera irrimediabile Owen e Mal: entrambi vedono nell’altro il soddisfacimento dei propri desideri, anche se per un tempo limitato.

Per stregone e famiglio, inizia così una collaborazione per scagionare Mal dall’accusa di omicidio e trovare il vero colpevole, in una relazione che li porta a essere amanti focosi. L’aspetto interessante del rapporto tra le lenzuola, è il ribaltamento dei ruoli rispetto alla loro realtà quotidiana. È così che il serio e imperturbabile aristocratico diventa un servo lascivo pronto a obbedire agli ordini di un padrone autoritario che nella vita di tutti i giorni è abituato a essere l’ultimo nella scala sociale. Se siete amanti di questa dinamica erotica, Hexmaker vi darà moltissime soddisfazioni.

Gli prese il mento con le dita e gli inclinò la testa appena all’indietro. «Sei il mio famiglio,» ripeté. «Non altri. Tu.» «Sì,» rispose Mal con delicatezza.

Come per il primo volume, Hexmaker spicca anche per le sue caratteristiche fantasy e mystery. La trama, infatti, è ben costruita e fornisce al lettore quella curiosità tale da spingerlo a interrogarsi sul caso, indagando e cogliendo indizi insieme ai due protagonisti. La storia si riconnetterà al filone principale della serie e verranno svelati nuovi e imprevedibili retroscena, il tutto con un ritmo molto serrato che terrà il lettore incollato alle pagine del libro. Non mancheranno momenti in cui il picco di adrenalina sarà altissimo e si temerà per le sorti di Mal e Owen.

Ad accompagnare i protagonisti nella loro avventura, saranno nuovamente Tom e Cicero, volti principali di Hexbreaker, e approfondiremo la conoscenza di personaggi che appariranno come i nuovi protagonisti dei volumi successivi.

Jordan L. Hawk ci fa dono di un mondo cupo e misterioso al quale si compensano relazioni che fanno battere forte il cuore. Questo mix perfetto rende ogni volume originale e intrigante per ogni genere di lettore. Non vediamo l’ora di scoprire nel prossimo libro come evolverà la storia e quali nuove sorprese ci riserverà.