Il Bacio di Caino | Recensione

Il bacio di Caino

La storia narra che il figlio maggiore del primo uomo, Adamo, e della prima donna, Eva, i quali diedero inizio dopo la loro creazione alla specie umana, commise un fratricidio accecato dall’invidia, dalla gelosia e dall’odio scaturito dal fatto che secondo lui venissero preferite le offerte e le preghiere del fratello e non le sue. Da quel momento in poi venne marchiato a vita per ciò che aveva fatto ma la misericordia di Dio fu tanto grande da punire solo il peccato e non chi l’aveva commesso. Fu marchiato con un simbolo assai misterioso ma visse, andò avanti e accrebbe quella che poi sarà la sua personale progenie. Questa, è la storia di Caino e Abele. Questa è la storia de Il Bacio di Caino, scritto e pubblicato da L. F. Koraline.

Tutte le persone sono uguali, hanno sempre il bisogno di giudicare Caino per convincersi di essere Abele.

Bacio, la più romantica e intima espressione di quel sentimento a volte rincorso, a volte temuto. Baci a fior di labbra incisi nel marmo, come Amore e Psiche. Riprodotti su tela, come Il bacio di Klimt. Poetici, come quello di Romeo e Giulietta. Cinematografici, come quello insolente e appassionato di Rhett Butler alla sua Rossella O’Hara in Via col vento. Sotto la pioggia, come in Colazione da Tiffany. A testa in giù, come quello tra Spider- Man e la sua amata Mary Jane. Indimenticabili, come quello di Rose e Jack sulla prua del Titanic. Baci che ci hanno strappato un sorriso, come quello tenero e casuale tra due cagnolini intenti a mangiare uno spaghetto. Che hanno risvegliato principesse addormentate da un lungo sonno senza fine.
E si potrebbe continuare all’infinito. Ma la storia ci insegna che non tutti i baci suggellano amore. Ci sono baci che tradiscono, come quello di Giuda, altri che affermano il potere, come quelli fra “uomini d’onore”. E poi ci sono baci che condannano, alla perdizione, alla passione, all’inferno. Io sono vittima proprio di uno di quei baci, io sono vittima de Il bacio di Caino…

Le vicende di questo romanzo, però, sono ben diverse da quelle appena illustrate: sono intrise di sacrificio e lotta, di errori e redenzione, di apparenza e folle passione. Questa è la storia d’amore tra Cain Withford e Nala Reed. Può un nome definire a priori il modo di essere di una persona?

Ma sei ancora qui, ferma davanti a me. Attenta alla mia bocca. Il bacio di Caino può condannarti all’inferno per sempre…

I protagonisti de Il Bacio di Caino intrecciano i loro destini quando un incidente quasi mortale li coinvolge assieme al secondogenito dei Withford. Da questo momento in poi molte vite cambiano. Cain, reputando Nala l’unica responsabile di ciò che è successo, la costringe ad un patto che si rivela dannato per le anime dei due poveri mortali. Senza contare che Nala raggiunge la Città degli Angeli, che fa da sfondo all’intera narrazione, per cercare di realizzare il suo sogno di diventare attrice. Proprio quest’ultimo elemento diventa strumento di Cain per raggiungere i suoi scopi.

Ma i piani prestabiliti prendono una via del tutto inaspettata e contorni onirici definiscono un futuro denso di nebbia e ricordi sbiaditi. I ricatti diventano un pretesto per vedersi, i silenzi si caricano di mille parole non dette a voce alta, le sensazioni cominciano a cambiare e due realtà pronte ad entrare in collisione tra loro si trovano invece disarmate e pronte ad entrare in orbita perfetta. Il loro amore ha così inizio, un amore sofferto, vissuto, folle, un amore possibile solo dall’alba al tramonto.

Non è facile definire questo libro, non è mai facile definire un libro scritto da Koraline. Renderle giustizia non è semplice e si potrebbe cadere nella banalità rischiando di dire cose già dette. Le parole, spesso, sono del tutto superflue perché occorre vivere certe emozioni per poterle capire a pieno. Il decimo libro di Koraline si distingue per bellezza, incanto, evoluzione inaspettata della storia e uno stile ormai unico agli occhi dei lettori veterani. Le aspettative nei confronti di questa autrice sono sempre molto alte e quando esce un suo nuovo romanzo si spera che continui a mantenerle, se non superarle.

Pelle ambrata e una meravigliosa cascata di lunghi capelli

Dopo tanti romanzi scritti, il risultato finale di Il bacio di Caino ha dell’incredibile. La scrittura è coinvolgente, dinamica, viva, intensa e possiede l’inconfondibile arma del momento di svolta: dopo essersi costruiti un’idea circa il prosieguo dei contenuti, questa viene completamente smontata dal potere della penna. Nulla è mai come sembra con Koraline, nulla è mai definitivo con le sue trame ma tutto è sempre possibile. Per di più la modalità scelta per poter articolare e incastrare le dinamiche sequenziali delle azioni lascia nei capitoli finali, dove tutti i dubbi emersi vengono sciolti, completamente senza parole al punto da stupirsi come una mente brillante possa aver realizzato tutto ciò. Dopo tutto è brillante proprio per questo.

Le storie di Koraline si leggono con una facilità disarmante e non solo perché il linguaggio usato sia estremamente semplice, ma per la cura con cui ogni dettaglio viene portato alla luce assieme all’intreccio contenutistico incredibilmente vivo e reale pur essendo parte dell’immaginario personale. Non svelerò altro sulle vicende del romanzo ma esorto con grande entusiasmo alla lettura del libro. Nala e Cain sono personaggi indimenticabili e incideranno a fuoco le loro iniziali nella memoria di chi intraprenderà questo magnifico viaggio.