Il costruttore di maschere – Recensione

Ognuno di noi ha delle insicurezze, delle mancanze, dei lati di sé che tende a nascondere e a svelare solo a pochi eletti. “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.” diceva Luigi Pirandello nel suo celebre romanzo Uno, Nessuno e Centomila, e di fatto è così. Tutti, o quasi, indossiamo delle maschere che ci aiutano ad adattarci ai vari contesti sociali, salvo poi toglierle una volta che ci troviamo nell’intimità delle nostre quattro mura. Questa sorta di travestimento assume un’accezione differente ne Il Costruttore di Maschere, fumetto scritto da Marco Romani, disegnato da Giulia Parolaro ed edito da Tora Edizioni.

Edgar Kimbly è un fabbricante di maschere conosciuto in tutto l’universo. La sua merce è tanto preziosa e rara da attirare visitatori da ogni dove, e lui non può esimersi dall’accogliere i suoi clienti nemmeno a tarda notte, perché la sua bottega è l’unica esistente in tutte le galassie. Questa è la storia di una creatura che, grazie a una fortuita scoperta, è riuscita a trovare sé stessa, aiutando così tanti esseri a fare la stessa cosa.

Da qualche parte, nella sua capitale, nel quartiere che per primo sorse da quelle parti… vi è un bizzarro negozio, frequentato da creature altrettanto strane.

Il Costruttore di Maschere è un fumetto che racconta, tramite dei brevi episodi, la vita di un uomo come tanti che ha fatto della gentilezza il suo modo d’essere e che si è posto come missione quella di aiutare chi si sente perso. Nel corso della lettura vengono presentati diversi personaggi che, per un motivo o per un altro, hanno bisogno di un aiuto, di un sostegno per riuscire a trovare il coraggio per andare avanti. Edgar Kimbly questo sostegno lo fornisce tramite le sue maschere, oggetti in grado di donare, in un certo senso, un volto a chi ne è sprovvisto. Un concetto che va a esplorare con molta delicatezza la profondità dell’animo umano, mostrando i lati più fragili di persone che, all’apparenza, non lo sembrano.

Nel mondo de Il Costruttore di Maschere si può sentire di non avere un’identità per molteplici ragioni, c’è chi non ha un luogo di appartenenza, chi sente di non avere abbastanza coraggio per affrontare le difficoltà e chi, ormai, vede la vita in bianco e nero. In ogni caso Edgar Kimbly è in grado di fabbricare maschere che riescono a colmare quei vuoti, dando nuova linfa vitale ai suoi clienti. La maschera, dunque, non è qualcosa che nasconde, piuttosto è un oggetto che infonde sicurezza e che aiuta chi la indossa ad affrontare i momenti di crisi in maniera migliore.

“Io di mestiere faccio maschere, signori, le forgio apposta per coloro che non hanno avuto la fortuna di nascere con un proprio volto.

Lo stile della narrazione è molto delicato, l’intera storia sembra un viaggio all’interno della vita dei protagonisti che si spogliano di fronte al lettore mostrando le loro fragilità e insicurezze, il tutto visto con gli occhi di Edgar Kimbly, voce narrante del fumetto. Questa scelta stilistica fa sì che si crei un clima confidenziale, quasi come se si stesse ascoltando il racconto di un anziano parente davanti a un caminetto scoppiettante e di fatto, in un certo senso, è così. Il costruttore di maschere ripercorre gli avvenimenti salienti della sua esistenza e dalle sue parole non è difficile cogliere un pizzico di malinconia per i tempi andati e per le persone che, nel corso della sua vita, hanno incrociato il suo cammino.

Lo stile di disegno è cartoonesco, pulito, perfettamente adatto alla storia raccontata. Anche la scelta dei colori è accattivante, particolarmente efficace nel rappresentare il mondo fantastico in cui il lettore verrà trasportato. Il fumetto, nel suo complesso, è un ottimo debutto e biglietto da visita per gli autori, entrambi alla loro prima pubblicazione. La sceneggiatura di Marco Romani si sposa benissimo con i disegni di Giulia Parolaro ed entrambi insieme riescono a creare una storia godibile sia da un punto di vista visivo che narrativo. Unica pecca, se proprio dobbiamo trovarne una, è il fatto che sia, almeno al momento, un volume autoconclusivo che però sembra poter raccontare molto, molto di più. Tuttavia questo potrebbe anche essere un punto a favore, perché spalancherebbe le porte a una serie di nuovi racconti tutti basati sulla bottega del signor Kimbly.

La storia della nascita della mia bottega ha origine nel giorno in cui trovai… la mia prima maschera.

Edito da Tora Edizioni, il Costruttore di Maschere è un fumetto che si legge tutto d’un fiato e che non annoia mai. Delicato, immediato e adatto a un vasto pubblico, questo godibile racconto cela un enorme potenziale che speriamo verrà esplorato in futuro e che, in ogni caso, riesce nell’intento di regalare ai suoi lettori un momento di relax, trasportandoli in un mondo fantastico in cui, anche se i personaggi fanno tutti parte di specie e pianeti differenti, ognuno di loro mostra le sue fragilità e debolezze, facendoci capire che, nonostante tutto, sono più simili di ciò che potrebbe sembrare.