IMPERATORE DEL GIAPPONE | RECENSIONE

Ippocampo edizioni porta alla stampa un’opera delicata, storica e sentimentale, che
stupisce per la sua spiccata sensibilità. Parliamo di Imperatore del Giappone, di
Katsukoshi Hando, Issei Eifuku e Junichi Nojyo, che, apprendiamo dal sito della casa
editrice, è stato realizzato per celebrare i 30 anni dalla morte di Hiroito ed è il primo
adattamento grafico di quello che fu il più lungo regno di un imperatore giapponese.
Hiroito, infatti, resse il trono per ben 62 anni.

Parliamo di un racconto storico, biografico, certo, ma allo stesso tempo accattivante. Si nota la caratterizzazione di tutto l’entourage del giovane futuro imperatore, trame politiche comprese. Difatti, fa da sfondo la condizione del Giappone durante gli anni della Grande Guerra (1914-1918), che misero in ginocchio il Vecchio Continente, trovatosi in una condizione di logoramento quasi in maniera istantanea.

Tra le gravi perdite europee, però, si nota nell’opera l’altra faccia della medaglia. Storicamente il paese del Sol Levante non soffrì direttamente il conflitto e, anzi, utilizzò buoni e cattivi esempi occidentali al fine di riuscire ad emergere dalla propria condizione di arretratezza. Da questi anni in poi si innescherà un fruttuoso processo di modernizzazione e industrializzazione, dal quale verranno inficiate le colture nelle campagne, a causa dell’inurbamento della plebe rurale. Tutte le conseguenze a lungo termine di questi anni vengono delicatamente toccate da Imperatore del Giappone e non fanno da sfondo, bensì da contesto.

Hiroito

Il personaggio di Hiroito è, storicamente, una figura controversa ma asservita al paese. Puntò per tutta la vita a guidare il Giappone su un linea espansionistica sia politica che culturale. È importante ricordare il suo essere totalmente coinvolto nella Seconda Guerra Mondiale ma anche il suo taglio netto con la tradizione. Nel 1946 Hiroito decretò la fine della discendenza divina della dinastia imperiale. Nel primo volume, per esempio, si parla di come la formazione del futuro imperatore fosse fortemente progressista (il darwinismo, più volte citato, porta Hiroito a una mentalità scientifica più che tradizionalista e misticista). Fondamentale nell’opera è il ruolo della sua istitutrice, che lo accompagnò per i suoi primi dieci anni di vita, assieme a quello di sua madre, artefice della preparazione interna ed esterna alla sua ascesa al trono imperiale.

Disegni, impostazione della pagina e senso dell’opera

Imperatore del Giappone segue una linea visiva classica, con griglie precise, poco permissive e in linea con la natura storico-biografica dell’opera. Questo, comunque, non limita il lettore in alcun modo, anzi, lo rende capace di concentrarsi su cosa stia accadendo nella scena; farsi pervadere dalla delicatezza di quest’opera è sicuramente facile. Si tratta di volumi piani, che accompagnano sia il personaggio del giovane Hiroito sia il lettore alla scoperta del mondo, del senso di responsabilità e dei sentimenti.

Toccante è una scena in cui il giovanissimo imperatore, trasmettendo insicurezza al suo cavallo, si scusa per averlo fatto imbizzarrire. L’autodichiarazione di responsabilità di Hiroito gli apre gli occhi e lascia intendere a chi legge quanto le proprie azioni possano essere recepite e riversarsi negativamente sugli altri. Le atmosfere sono quasi totalmente gentili, e così le linee dei disegni, allo stesso modo i personaggi. Il colore, quando presente, è un acquerello timido, eppure deciso. Una condizione ossimorica che, a ben vedere, riflette quella che fu la figura storica di Hiroito stesso.

Cosa aspettarsi?

Ippocampo Edizioni porta in traduzione un’opera empatica, armoniosa, pregna di significato storico e morale. Imperatore del Giappone di Katsukoshi Hando, Issei Eifuku e Junichi Nojyo, raccontando la vita dell’ultimo imperatore divino, Hiroito, trasporta il lettore indietro nel tempo e lo sospende in una dimensione in cui il bene comune è bene del singolo, e viceversa, che insegna quanto il sacrificio sia sempre colmo di motivazioni sconosciute alla superficie dei fatti.