
Dopo l’enorme successo avuto con la Saga Nevernight, e dopo la serie fantasy dai temi espliciti e crudi L’Impero del Vampiro, il grande scrittore Australiano Jay Kristoff torna con una storia post apocalittica dal ritmo frenetico, con robot e androidi che fanno da protagonisti. Stiamo parlando della Saga LifeL1k3, edita Oscar Vault. Non è la prima volta che vediamo l’autore sperimentare nel genere Sci-Fi: con la Saga Illuminae e Aurora Rising aveva fatto centro. Vediamo come se l’è cavata con questo primo libro della sua nuova serie.
Ci troviamo negli Stati Uniti post-apocalittici, le rivolte fra robot hanno ridotto la popolazione in schiavitù e gran gran parte degli androidi sono stati etichettati come dei fuori legge. La protagonista di questa storia è Eve, una giovane ragazza di 17 anni che vive con il nonno malato su un’isola discarica insieme a validi compagni: l’energica e migliore amica Lemon, il gioioso logika Cricket e il suo fidato Keiser, un cane-robot costruito da suo nonno Silas per proteggerla ovunque lei sia.
La vita all’apparenza può sembrare spensierata, ma tutto cambia quando Eve e i suoi amici trovano nella discarica un sembiante di nome Ezekiel. Dal suo incontro potranno iniziare finalmente le loro avventure, attraverseranno deserti di vetro, combatteranno cyborg dall’istinto omicida e perlustreranno megalopoli abbandonate e tutto questo per salvare le persone che lei più ama. Ma Eve non può sapere che dietro l’angolo ci sono segreti oscuri che riguardano il suo passato da lei dimenticato.
Eve sorrise. <<Più forti assieme.>> Lemon annuì. <<Assieme per sempre.>>
Chi conosce Kristoff ormai sa che all’inizio di ogni sua storia ha la capacità di rendere tutto molto confusionario. Infatti, già dalla trama si può notare come tutto sia basato sul “caos”, ma, una volta che il lettore riesce a prendere confidenza con le terminologie e l’ambientazione, tutto ciò che prima sembrava incomprensibile diventerà la normalità e il ritmo della storia partirà come un razzo: incalzante ed energico, con una scrittura che ti lascia quella voglia di leggere arrivando alla fine senza nemmeno accorgersene.
Chi legge Kristoff dagli inizi può subito notare il marchio che lo contraddistingue, ovvero la narrazione. L’autore presenta, in maniera alternata e in terza persona, il punto di vista di vari personaggi, soffermandosi principalmente su Eve e Lemon Fresh. Il personaggio principale di questa storia, o almeno di questo primo libro, è Eve Carpenter. Esploreremo tutto ciò che la circonda, il suo passato burrascoso, le sue origini e, tramite flashback sparsi nella prima metà del libro, scopriremo la sua vera identità, tenuta a lei nascosta dal “nonno” per poterle dare una nuova vita piena di felicità e spensieratezza. Kristoff aveva già sperimentato questo genere di narrazione in Nevernight, anche se in quel contesto la faccenda era più complessa rispetto a questa. Rimane pur sempre un ottimo approfondimento che consente al lettore di conoscere in maniera più dettagliata e il protagonista della storia.
Sono stato fatto per te. Tutto ciò che faccio è per te
Il punto forza di LifeL1k3 è senza alcun dubbio il Worldbuilding. Come già anticipato, ci troviamo in un mondo post-apocalittico, di umani se ne trovano ben pochi e prevalgono androidi, sembianti, cani-robot e cyborg. A causa delle guerre, la terra è fortemente inquinata e la tecnologia ha prevalso su tutto. Kristoff è riuscito a creare e a descrivere un mondo pazzesco, trasportando il lettore nella storia proprio come se fosse lui stesso il protagonista. Andiamo a scoprire questo mondo insieme.
Anche dopo la guerra chiamata Guerra 4.0, i tre CorpoStati BioMaas, Deadalus e Gnosis sono sempre in conflitto fra loro per il controllo del mondo. I robot, sfruttati per questo scopo, possono essere suddivisi nelle seguenti categorie: automi, esseri che non hanno un’intelligenza vera e propria ma vivono seguendo le tre leggi; machina, che per poter funzionare hanno bisogno di un essere umano; logica, indipendenti e dotati di una propria intelligenza.
Possiamo dire di aver finito? No, perché il pezzo forte sono proprio i Sembianti, androidi in tutto e per tutto molto simili agli esseri umani in quanto basati sulla loro vera memoria. Per concludere dobbiamo citare la cosa più importante che governa questo mondo, ovvero le Tre Leggi della Robotica: imposizioni che proibiscono ai robot di agire spontaneamente verso gli esseri umani. Un Worldbuilding promosso a pieni voti, non c’è che dire.
Voi siete i nostri dinosauri, Ana. E creeremo una nuova civiltà su una terra su cui sono disseminate le vostre ossa.
Detesterete i personaggi? In questo libro è impossibile, si adorano dal primo all’ultimo, compresi quelli secondari. Bisogna complimentarsi con Jay Kristoff per l’amore che mette nel costruire e caratterizzare tutto ciò che circonda la storia. Vediamo quali sono i personaggi principali. Partiamo da Eve, una ragazza dura, coraggiosa e talvolta anche testarda, che non si arrende mai senza combattere. Ferita quando la sua famiglia è stata assassinata davanti ai suoi occhi, è rimasta con il solo ricordo di un occhio cibernetico e una protesi dietro la nuca. La vedremo cambiare spesso nell’arco di questo libro e questo perché il destino le riserverà dure prove, tanto che la spingeranno a non fidarsi più di nessuno, nemmeno di suo nonno o di quella che doveva essere la sua migliore amica. Niente sarà più come prima.
In seconda linea abbiamo Lemon Fresh, nonché spalla destra di Eve e migliore amica. Con la sua esuberanza e freschezza è il personaggio più gioioso di tutto il gruppo e tra i personaggi femminili è una delle più forti. Sicuramente con il proseguire dei libri sentiremo molto spesso parlare di lei.
Cricket è il pilastro di Eve, guai a chiamarlo piccolo o tutti i bulloni che ha in corpo gli esploderanno. È il robot più fedele che possiamo trovare. Il lettore adorerà come l’autore lo abbia fortemente legato a Eve. Nonostante sia stato programmato fin dal principio per aiutarla e proteggerla, ciò non impedisce che il loro legame sia puro e speciale. Non possiamo poi dimenticarci del dolce Kaiser, un cane robot programmato per proteggere Eve. Quando è in modalità normale non si può non amarlo.
Concludiamo con il personaggio che oltre a Eve e Lemon Fresh ha suscitato scalpore. Stiamo parlando di Ezekiel, un sembiante realizzato dall’organizzazione Gnosis comandata da un certo Nicholas Monrova.
Il tuo corpo non ti appartiene. La tua mente non ti appartiene. La tua vita non ti appartiene.
LifeL1k3, oltre ad avere un worldbuilding ben strutturato e personaggi ben caratterizzati, affronta diverse tematiche ben approfondite e colme di riflessioni. A primo impatto possiamo trovare subito la differenza fra umano e androide, vedremo quanto i sembianti siano diversi dagli umani, notandolo dal libero arbitrio, dal chi può amare e chi no, a chi deve eseguire gli ordini e chi no. Una scena rappresentativa è Raphael, un sembiante, che legge la storia di Pinocchio e rimane affascinato che alla fine riesca a diventare un bambino vero. Lì vediamo la sua tristezza, perché lui non avrà mai quel lieto fine, non avrà mai quell’amore che lui da sempre desidera. Non mancheranno l’amicizia, le identità svelate, gli inganni saranno all’ordine del giorno, ma di certo non mancherà la famiglia.
In conclusione possiamo dire che LifeL1k3 è l’incipit di una storia che ha da dire molto e sicuramente nel suo seguito troveremo molto di più di quello che il primo libro ci ha già dato. Nonostante il suo target giovanile, è adatto anche ad un pubblico adulto, soprattutto per chi ama la distopia e la fantascienza. Insomma, se siete alla ricerca di un romanzo con azione, amicizia, amore, tradimenti, colpi di scena e un finale da cliffhanger, allora questo libro fa proprio al caso vostro.