Lovecraft’s Innsmouth | Recensione

Cosa definisce ciò che è reale e ciò che non lo è? A volte la mente può giocare brutti scherzi e ci dipinge come assolutamente veritiere cose che esistono solo nella nostra testa o, viceversa, può convincerci che ciò che stiamo vedendo, ciò che sta accadendo sia frutto della nostra immaginazione, un po’ come un meccanismo di difesa atto a proteggerci da eventuali eventi traumatici. Ecco, Lovecraft’s Innsmouth, scritto da Claudio Vergnani e pubblicato dalla ormai defunta casa editrice Dunwich Edizioni, gioca enormemente su questa ambiguità, facendo entrare il lettore in un vortice di domande che sembrano non trovare mai una risposta.

Claudio e Vergy, amici ed ex componenti delle forze speciali, conducono ormai una vita squallida all’insegna della sopravvivenza. Improvvisamente la stramba proposta di lavoro di un professore che vuole ingaggiarli come guardie del corpo sembra poter risollevare un po’ le loro sorti. I tre partono quindi alla volta degli Stati Uniti, dove dovranno soggiornare per una settimana nel parco a tema horror Lovecraft’s Innsmouth, nel quale straordinari attori travestiti da mostri ricreano le ambientazioni e i personaggi del solitario di Providence. Ma se tutto ciò che hanno di fronte è un’incredibilmente realistica finzione, da cosa devono difendere il professore esattamente?

Ia! Ia! Cthulhu fhtagn!

Partiamo dal fatto che Lovecraft’s Innsmouth non è semplicemente un romanzo horror, anzi, è un perfetto mix di elementi orrorifici e purissimo divertimento. Diciamolo chiaramente, senza due personaggi come Claudio e Vergy quest’opera non avrebbe avuto la stessa potenza. Sono proprio loro due, infatti, che danno colore all’intera vicenda, riuscendo a rendere divertenti e godibili situazioni che normalmente – si fa per dire – di comico non avrebbero proprio nulla. Ma non pensiate che questo significhi che l’intera narrazione cada nel demenziale, assolutamente no.

Claudio Vergnani è un maestro quando si tratta di bilanciare humor e terrore, riuscendo a non sfociare mai nel banale e neppure nella parodia. In questo modo anche nelle scene più pesanti il lettore riuscirà a prendere una boccata d’aria grazie alle azioni impulsive e alle battute sboccate di Vergy, accompagnate dal pensiero stremato e senza censura del povero Claudio. I due formano una coppia vincente dove il primo ha il compito di spronare il secondo ad agire e questo, contemporaneamente, deve sedare i colpi di testa dell’amico. Un inaspettato e imprevedibile duo che trova perfettamente il suo universo nell’ambiguità delle vicende raccontate.

Di fatto sin dalle prime pagine del libro l’attenzione del lettore viene catturata grazie alle gag umoristiche e alla fortissima impronta caratteriale che viene data ai due personaggi principali. Se da un lato abbiamo Claudio che da subito si presenta come un uomo paziente, riflessivo, ligio ai doveri e con la testa sulle spalle dall’altro abbiamo il suo opposto, Vergy, un impulsivo e sboccato rissaiolo che, come uno tsunami, travolge la, per quanto possibile, pacata esistenza del suo amico.

Lo stile di scrittura dell’autore è incisivo e immediato. Infiocchettare e abbellire i concetti non è cosa che gli interessa, al contrario; Vergnani non conosce mezzi termini, e tutto ciò che scrive è incredibilmente diretto ma non per questo meno potente. Con il suo linguaggio semplice è, tuttavia, capace di creare nella mente del lettore delle immagini in grado di fargli visualizzare ciò che sta leggendo. Così i mostruosi volti delle creature, gli strambi rituali e i macabri luoghi descritti si materializzeranno davanti ai vostri occhi, dando maggiormente forma e consistenza alla narrazione.

Finzione come realtà o realtà come finzione?

Tutta quanta la storia di Lovecraft’s Innsmouth, infatti, gioca proprio nella difficoltà che i personaggi, e di conseguenza il lettore, hanno nel distinguere reale da irreale. Innsmouth è un parco a tema, ispirato alla cittadina inventata dal solitario di Providence, in cui le creature di Lovecraft prendono vita. L’intera area è perennemente popolata da straordinari attori travestiti da mostri che hanno il compito di rendere entusiasmante e realistica l’esperienza dei turisti. Ventiquattro ore su ventiquattro. Notte e giorno. Chi decide di trascorrere del tempo a Innsmouth stringe un patto di sospensione dell’incredulità e di conseguenza dovrà accettare di vivere pienamente l’orrore lovecraftiano.

Ma siamo davvero convinti che ciò che si cela in questo parco sia pienamente una finzione? Nel corso della storia i momenti in cui il dubbio si farà strada strisciando nella mente dei personaggi saranno diversi, e ogni volta il lettore si convincerà che ciò che sta accadendo sia reale per poi ritrovare tutte le sue certezze ribaltate in un loop infinito in cui verità e menzogna si alternano dinamicamente.

Edito da Dunwich Edizioni e scritto da Claudio Vergnani, Lovecraft’s Innsmouth è il romanzo horror che non vi aspettavate, una montagna russa fatta di inquietudine e di risate, un viaggio itinerante in compagnia di personaggi estremamente umani nel loro essere folli. Un’opera capace di intrattenere il lettore e di mantenerlo incollato alle pagine dall’inizio alla fine. Quello che vi resterà dopo sarà il ricordo di una memorabile e mai scontata avventura.