Our not so lonely planet travel guide- Recensione

Our not so lonely planet travel guide cover

Viaggiare” è ormai un vocabolo usato da tutti, sia dai bambini che dagli adulti. Diciamoci la verità: a chi non piace fare una vacanza? Magari con la propria famiglia, o con gli amici, o perché no, con la persona amata. A questo proposito, per il mese del Pride la Star Comics ha portato in Italia un manga che vi condurrà in un viaggio attorno al mondo. Il nome di questa opera è Our not so lonely planet travel guide di Mone Sorai. Siete pronti a scoprire i luoghi più belli che si trovano sul nostro pianeta?

Asahi Suzumura, timidone fino al midollo. Mitsuki Sayama, estroverso come pochi. Cosa avranno mai in comune questi due ragazzi? Niente, sono solo una dolce coppia che ha deciso di fare un lungo viaggio nel mondo alla scoperta di persone nuove, culture e cucine diverse. Ma… prima di partire hanno fatto un giuramento: una volta tornati in Giappone si dovranno sposare. Come rifiutare?

“A me non importa cosa dicono gli altri, tu sei l’unico con cui voglio stare… e lo direi con orgoglio anche a Dio.”

Partiamo col dire che l’opera che il lettore si appresterà a leggere si presenta già dalle prime pagine come una lettura interessante e coinvolgente. Questo perché, l’autrice ha impostato la storia come una vera guida di un viaggio intorno al mondo. Proprio questo dettaglio rende “Our not so lonely planet travel guide” un manga originale e molto innovativo.

È un volume introduttivo. Come quasi tutti i primi capitoli, di fatto, questo volume introduce la storia che il lettore andrà a leggere. Il lettore, durante la lettura, troverà anche delle piccole tracce di misteri riguardanti il passato dei personaggi, cosa che rende questo manga ancora più interessante. Ovviamente però, il tema principale rimane quello del viaggio: infatti, la prima immagine che si trova è quella dei protagonisti in aeroporto, pronti per partire per la Thailandia, la loro prima meta. Di certo il divertimento non mancherà e il lettore, insieme ai protagonisti, scoprirà le bellezze artistiche (ma non solo) che si trovano nel mondo. Ma come anche nella realtà, le paure e le sofferenze sono presenti e ci sono purtroppo anche dei litigi (che in una coppia non mancano mai) .

“Asahi.. Ti amo.”

“Our not so lonely planet guide” è proprio un viaggio a tutto tondo, ma chi può dire che ogni destinazione dove atterreranno i nostri protagonisti non possa essere simbolo di qualcosa?

Partiamo con la prima tappa che fanno : la Thailandia. Proprio qui, Mone Sorai introduce un’informazione molto importante riguardante la comunità lgbtq+ , ovvero che ciascuna persona abitante in quel luogo è libera di esprimere la propria individualità: infatti, come citato nel manga, in Thailandia sono riconosciute ben 18 identità sessuali diverse, e ciò rende questo luogo la nazione con la mentalità più aperta di tutto il mondo. La seconda tappa è l’India. Di certo non tratterà le stesse tematiche della prima tappa, ma resta di fatto una delle nazioni con la cultura più ricca e bella del mondo. L’ultima tappa, ma non di minor importanza, è la Georgia e le sua tradizione del vino. Qui i due protagonisti hanno un piccolo intoppo che porterà Asahi ad essere tremendamente geloso.

La caratterizzazione è ben strutturata, soprattutto per i due protagonisti ai quali è impossibile non affezionarsi. Come si può intendere, Asahi è il più serio fra i due e la sua introversione lo rende molto chiuso, tanto che si infastidisce quando il suo compagno Mitsuki mostra al pubblico la loro complicità. Caratteristica che, tra l’altro, si nota subito dalle sue battute: “ti avevo detto di smetterla con le smancerie”. Mitsuki invece, è più allegro e spensierato, e infatti è quasi sempre per colpa sua che si ritrovano nei pasticci durante i loro viaggi. Ama la fotografia e, infatti, come lavoro fa il fotografo free lance e non si vergogna della propria omosessualità.

Essendo solo il primo volume non vengono introdotti chissà quanti personaggi secondari ma quelli che appaiono sono indimenticabili data la loro vitalità e simpatia. L’esuberante Reira è fra loro. Persi nella vasta Thailandia, la incontrano per caso mentre sono disperati perchè non sanno dove trovare il loro Hotel . Incontreranno anche Mei-chan, il migliore amico di Reira e una volta arrivati in Georgia incontreranno l’ex di Mitsuki, Mikkun, che si trovava lì in vacanza con la sua amica.

“Mi piace vederti felice”

Un punto di forza di “Our not so lonely planet travel guide” che il lettore potrà vedere già dalle prime pagine di questo manga è lo stile di disegno. Unico, se così si vuol dire, e soprattutto lontano dai classici disegni ai quali siamo abituati. Saper disegnare ogni luogo, piatto o anche un oggetto in movimento è difficile e la Mosei ha dimostrato di possedere una vera e propria dote naturale, per quanto riguarda il disegno. Si nota anche l’impegno che c’è stato nel cercare di rendere ogni minimo dettaglio accurato e realistico.

I personaggi non sono da meno, magari se messi a confronto con il background possono sembrare un po’ minimal, ma la sua linea semplice e, a volte rozza, riesce a far esprimere qualsiasi emozione dei personaggi ,soprattutto quando viene rappresentato il primo piano degli occhi. Quello sguardo pieno di luce riesce a trasmettere tutto ciò che il personaggio sta provando in quel momento, che stia guardando un monumento o un piatto tipico.

“Promettimelo! Se riusciremo a finire il nostro giro del mondo insieme… prometti che mi sposerai.”

Non c’è nessun aspetto negativo che si possa segnalare. Una volta iniziata la lettura di “Our not so lonely travel planet guide” è difficile distogliere lo sguardo e pensare ad altro perchè ogni cosa, che sia un disegno o che riguardi la storia, riuscirà a trascinarvi e a coinvolgervi in una maniera esorbitante. Come esordio, Mone Sorai ha fatto davvero centro creando una storia suggestiva aperta a tutti: sia al pubblico più giovane che a quello più adulto. Questo primo volume sarà anche introduttivo, ma se la partenza è questa, non possiamo che aspettarci il meglio dai prossimi volumi.