
Dalla mente di Matt Fraction e dalle mani di Howard Chaykin, Satellite Sam vede la luce nel luglio del 2013 e verrà pubblicato in traduzione italiana, quest’anno, da SaldaPress, in un’edizione cartonata di 16,8×25,6 cm da 144 pagine in bianco e nero e a colori.
La data di uscita è fissata al 26 marzo 2020 (ma vista l’emergenza sanitaria e le problematiche del momento, sicuramente, slitterà ad aprile…speriamo), per tanto, ringraziamo – al solito – l’editore per questa anteprima.
New York 1951: Carlyle White, creatore e star del programma televisivo Satellite Sam, viene trovato morto in uno squallido appartamento. Ma quello che emerge dall’indagine della polizia, porta alla luce una situazione compromettente, frammenti di una vita segreta che sarà compito del figlio di White, Michael, ricomporre.
Misteri, bugie e peccati sepolti nel passato del padre, porteranno così il figlio a percorrere un cammino oscuro, costellato di omicidi, torbido sesso e pericolose ossessioni.
La struttura di Satellite Sam si presenta tendenzialmente lineare, per quanto riguarda la divisione in capitoli, ma diventa insidiosa nel momento in cui si cerca di andare a fondo nelle vicende che si susseguono.
Si mette in risalto lo scorrere del tempo, l’importanza di ogni secondo è costantemente rimarcata e sottolineata, al fine di evidenziare quanto siano importanti, sotto i riflettori della TV, la puntualità e la coordinazione.
La narrazione lungo tutto il volume è intenzionalmente concitata. Si creano, quasi costantemente, almeno due linee di narrazione parallele, ma nulla è posto a caso in questa storia. Difatti, non risulta mai difficile capire cosa stia succedendo all’interno della scena, né chi stia parlando.
Tutto è perfettamente puntuale, così come prevede il timing della televisione. Quello che potrebbe, all’apparenza, sembrare caos, non è altro che un espediente ben applicato per rendere il tutto più realistico; nulla è mai davvero caotico nella narrazione di Satellite Sam e tutto trova una sua postazione, dagli eventi ai personaggi.
Tanti sono i personaggi che vengono presentati in questo primo volume. Ognuno è con una propria caratteristica che lo rende ben riconoscibile dagli altri e, comunque, ci viene in aiuto la loro presentazione, posta proprio come incipit.
In ogni caso, è bene sottolineare come non esista una visione unitaria di ogni personalità: tutte appaiono, dall’inizio e in qualche modo, sfaccettate; non è chiaro né trasparente il carattere di nessuna di loro ed è evidente come il lettore sia sfidato ad analizzarle tutte.
L’ aggettivo più esatto per descrivere i disegni di Satellite Sam è vintage. La mano di Chaykin si riconosce bene, il suo tratto, qui, rende il tutto più adatto: gli inchiostri, i tratteggi, le lineart, i neri marcati, rendono il tutto molto simile ai vecchi fumetti. Ogni personaggio ha un qualche tratto che lo caratterizza, così che possa essere riconosciuto nella scena.
A volte l’abbondanza di neri potrebbe risultare vagamente eccessiva, ma Chaykin è attentissimo nel far risaltare sempre le cose importanti a livello grafico. Questo grazie al contrasto con il bianco e, al limite, utilizzando la distorsione delle griglie. Le gabbie, infatti, sono spesso oblique o sovrapposte, così da aggiungere evidenza ad un dettaglio o da movimentare la scena.
Le figure femminili sono sempre sinuose e riflettono pienamente l’ideale dell’epoca, nonché la moda del momento. Le rappresentazioni degli ambienti e delle apparecchiature sono ad hoc, e anche il linguaggio e gli stereotipi sono la fotografia degli anni in cui si collocano gli eventi narrati.
SaldaPress sta portando la traduzione di un’opera che si prefigura molto interessante; il primo volume di Satellite Sam inizia con un omicidio. Attorno a questo, si crea un alone inquietante, intriso di ossessioni profonde della vittima, che va ad addensarsi progressivamente fino alla fine, senza mai smettere di inglobare dettagli ed ipotesi (sia inseriti dagli autori, sia scovati dal lettore). Fraction e Chaykin hanno dato vita ad un noir che promette di svilupparsi in maniera più che soddisfacente.