Scheletri fuori dall’armadio | Recensione

L’esordio di un autore o autrice è un momento molto particolare. Soprattutto perché in genere racchiude in sé un tempo di stagionatura alimentato nel corso degli anni dalla passione. Scrittori non ci si diventa per caso. Scrittori si diventa o si nasce propensi. Questo è il caso di Saverio Maro con Scheletri fuori dall’armadio, libro horror autoprodotto.

Paolo è un ragazzino nel pieno della sua adolescenza, afflitto da una situazione familiare non proprio piacevole che lo hanno obbligato negli anni a trasferirsi spesso, non riuscendo così ad avere relazioni di amicizia stabili.

Quando, con l’arrivo della notte di Halloween, il suo ultimo gruppo di amici decide di organizzare un campeggio nel bosco e di raccontarsi racconti dell’orrore intorno al fuoco, Paolo si trova costretto a fare di tutto per essere integrato, anche cercare il racconto dell’orrore perfetto da raccontare, a discapito delle sue tante paure. Tra una bottega degli orrori, uno strano manoscritto, un sogno spaventoso e macabri racconti, la notte delle streghe vi donerà brividi e terrori.

Riscopri i sapori delle storie attorno al fuoco, delle botteghe degli orrori, dei piccoli brividi della notte di Halloween, quando anche un singolo soffio di vento che muove un ramo rinsecchito provoca sgomento.

Sarò onesto, io Saverio lo conosco. Scriveva per me “sull’altro sito”, ci siamo visti a Bologna, ho fatto live con lui e ospiti annessi. Insomma, so chi è la persona che si è cimentata in questo racconto a tinte oscure. Ma questa non è una rassegna a favore a prescindere, di fatto mi limiterò, cosa già fatta presente all’autore, ad essere onesto e trasparente.

Dunque… Scheletri fuori dall’armadio è una gran figata. Ovviamente sarebbe troppo banale soffermarmi a questo perciò analizzerò alcuni delle caratteristiche più interessanti dell’opera. La prima cosa che potrete intuire già dalle prime pagine è palesemente il genere horror più old school di cui, l’opera tutta, gronda totalmente. Infatti, Saverio Maro mette tutta la sua esperienza in gioco; film, serie tv, libri, fumetti “influenzano” bonariamente e strutturano una storia che vive di luce propria. O forse dovrei dire oscurità?

Ma andiamo per ordine. Come appena detto l’autore, con Scheletri fuori dall’armadio, si lascia influenzare dai suoi trascorsi costruendo in maniera certosina uno schema narrativo che strizza l’occhio ad un horror vecchio stampo che può benissimo essere adatto sia ai “giovani” del genere (anche anagraficamente parlando) che a quelli dal palato più fine e ormai veterani.

“Una bottiglia ti porto in dono, fuori la porta te l’abbandono, non domandarti di chi è, bevine un sorso per sapere com’è!”

Il ritmo del racconto è buono e si avvia, pagina dopo pagina, in un pregresso stimolante che invoglia il lettore il giusto a continuare la lettura. La caratterizzazione dei personaggi è molto interessante, seppur forse si sarebbe potuta dedicare qualche sfumatura meno da teen drama (nonostante comunque sia corretto visto che si parla di piena adolescenza) e qualche approfondimento introspettivo su come pensano, come agiscono e come si comportano. Un po’ di sana pippa mentale alla Snyder con Batman.

Questo avrebbe dato un’ulteriore “importanza” ad un pregresso mettendo in evidenza la profonda trasformazione che vive l’adolescente attraversando momenti di difficoltà emotiva e relazionale non solo all’interno della famiglia, ma anche al di fuori di essa, a scuola, e talvolta nei contesti amicali e ludici. Ma non si sta dicendo che i personaggi siano spogli, anzi, sono carichi come dinamite pronta ad esplodere.

Con Scheletri fuori dall’armadio le premesse sono mantenute. Sia per quanto concerne il lavoro di Saverio Maro che i racconti a cura di Concetta Pinto e Alex Paolillo. Quest’ultimo è anche illustratore dal taglio europeo, con il bell’utilizzo di neri e l’attenzione al dettaglio.

Se proprio dobbiamo trovare un aspetto negativo dell’opera è sicuramente l’editing in quanto, sia la revisione che la messa a punto redazionale, lasciano un pochino a desiderare. Anche la scelta della grandezza del font potrebbe essere discutibile.

In conclusione, Scheletri fuori dall’armadio è un buona opera che si lascia leggere. Se questo è l’esordio ufficiale di Saverio Maro è sicuramente un’ottima base di partenza per un futuro interessante, dove l’autore stesso riesce a vedere il rovescio del rovescio di una dannata moneta del diavolo. L’esperienza, nel tempo, farà grande l’uomo e meraviglioso l’autore.