
In una Francia medievale schiava della superstizione e dell’isteria di massa, essere condannata per stregoneria non era una delle accuse più strane e folli che una donna poteva subire. Si tratta chiaramente di un periodo in cui, la Chiesa cercava di imporre la sua autorità tramite la violenza, ricorrendo alla figura dei famosi cacciatori di streghe. Mentre oggi sappiamo che le donne condannate a morte erano colpevoli solo del fatto di avere qualche caratteristica fisica particolare o una personalità schiva o indipendente, nei libri fantasy non è raro trovare delle vere streghe che cercano di nascondersi e sopravvivere in questo clima di terrore. Ed è proprio questa la premessa da cui parte “Serpent&Dove: La Strega e il Cacciatore” scritto da Shelby Mahurin ed edito HarperCollins.
Louise le Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo.
Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, eppure un perverso scherzo del destino li costringe a un’unione impossibile: il santo matrimonio.
Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare i sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile.
“«Ma devi sapere…» sussurai, «che se un uomo mi tocca in qualsiasi modo senza il mio permesso, lo apro in due.» Feci una pausa a effetto, trascinando il coltello dalla sua gola al suo ombelico e oltre «Anche se quell’uomo è mio marito.»”
“Serpent&Dove: La Strega e il Cacciatore” è un libro che si basa prevalentemente sull’elemento romance. In particolare, il trope è quello dell’enemies to lovers. Ciò significa che all’inizio della storia, i due protagonisti sono nemici e solo in seguito, a causa di molti eventi che accadono e che non dipendono interamente da loro, diventano amanti. Reid, il protagonista maschile, è infatti un cacciatore di streghe. Anzi, è il capitano dei cacciatori di streghe della sua città nonché l’allievo più fidato del capo dell’Ordine, l’Arcivescovo. Louise, o “Lou” (come la chiamano tutti) è una strega, in particolare una Dama Bianca, che trae il suo potere dalla Terra e lancia incantesimi tracciando quello che lei chiama “disegni”.
La storia vera e propria parte quando i due sono costretti a sposarsi, perché Reid viene visto mentre picchia Lou. L’Arcivescovo quindi, deve trovare un modo per salvare il buon nome di Reid e dell’Ordine e visto che, nella Francia medievale in cui è ambientata la storia, gli uomini avevano il diritto di picchiare le loro mogli, inventa questo stratagemma per risolvere il problema. Lou quindi si ritroverà reclusa nella Torre dei Cacciatori: un luogo fatto per rinchiudere, torturare e infine uccidere quelle come lei. Reid invece, si ritroverà inconsapevolmente a dormire insieme a una delle creature che ha imparato a odiare e disprezzare fin da quando era piccolo.
“«L’acqua è come uno specchio. Riflette il nostro volto. E così la nostra vita- il modo in cui viviamo, le cose che facciamo… Riflettono il nostro cuore. »”
Mentre in moltissimi fantasy, l’autore o l’autrice traccia un confine ben distinto tra la fazione dei buoni e la fazione dei cattivi, la Shelby si rifiuta di farlo. Una delle caratteristiche più interessanti del romanzo è infatti l’assenza di una fazione che stia nel giusto. Entrambi i gruppi – quello delle streghe e quello dei cacciatori- sono vittime e carnefici a seconda dei punti di vista.
Le streghe sono braccate e uccise dai Cacciatori anche se vivono delle vite tranquille senza far neanchè un uso malefico dei loro poteri. Allo stesso tempo però, esistono congreghe di streghe che vogliono imporre il loro dominio sul continente, reclamando un antico potere politico che una volta possedevano. Ci sono dei Cacciatori che uccidono perché vogliono difendere gli innocenti ma che si sentono in colpa di essere degli assassini. Allo stesso tempo però, esistono anche Cacciatori che uccidono per vendetta, perché hanno delle questioni personali lasciate in sospeso con la fazione delle streghe. Non mancano però i Cacciatori che uccidono semplicemente perchè godono vedere il sangue scorrere e amano l’odore del fumo derivante dai roghi sui quali le streghe vengono fatte bruciare.
È scontato dire quindi che ci sono molti personaggi grigi e che nessun personaggio si può definire completamente innocente o completamente malefico. Ogni personaggio, che sia principale o secondario, ha dei motivi che considera validi per agire nel modo in cui sceglie di agire. Ovviamente, i personaggi caratterizzati meglio in questo primo volume sono Lou e Reid, che a uno primo sguardo potrebbero sembrare stereotipati ma in realtà non lo sono.
“Quale unione può esserci tra la luce e le tenebre?”
Lou inizialmente è un po’ il classico personaggio femminile, molto forte e determinato che non si fa comandare da nessuno e che, in una società dominata dalla misoginia e dal patriarcato, non ha bisogno di un uomo per sopravvivere. Andando avanti con la lettura invece, il lettore ha la possibilità di vedere che in realtà, Lou non è cosi carente di debolezze come potrebbe sembrare nelle prime scene. È insicura e nasconde i suoi dubbi dietro a sorrisi e battute sconce; ha carenze affettive che inconsapevolmente cerca di riempire con le amicizie e i rapporti di una notte. La sua debolezza più grande è forse proprio il fatto che vuole essere amata e questa sua necessità inconscia che lei cerca di negare continuamente la porterà a fare delle scelte sbagliate, che arriveranno a mettere a repentaglio la sua vita.
Reid invece, potrebbe sembrare il classico guerriero forte e invincibile, dedito solo al lavoro e alla preghiera. Per la maggior parte del romanzo, in effetti, l’autrice lo descrive cosi. Ma questo avviene per una ragione ben precisa: lui pensa che la sua vita si limiti a questo e quindi non ha senso, per lui, cercare di essere qualcos’altro oltre a uno stereotipo. Tutto cambierà però, quando inizierà a rendersi conto del fatto che si sta innamorando di Lou. È in quel momento che il suo development ha inizio e il lettore (già in questo libro) vedrà l’inizio della sua trasformazione che lo porterà a liberarsi dai suoi pregiudizi.
“Non si lasciava distrarre dall’indecisione, vedeva il mondo in bianco e nero senza curarsi delle sfumature. I colori della cenere e del fumo. Della paura e del dubbio. I miei colori.”
Il worldbuilding non è stato esplorato moltissimo in questo primo libro ma ci sono le premesse per sviluppare un sistema magico funzionale e interessante. Per certi aspetti, il sistema magico ricorda parecchio il sistema magico di “Truthwitch” di Susan Dennard, il che è sicuramente un grande vantaggio per il libro della Shelby.
L’autrice sceglie di sottolineare spesso che le streghe non sono tutte uguali: in questo libro vengono presentate le Dames Blanches (o, Dame Bianche, di cui Lou fa parte) e le Dames Rouges (o Dame Rosse, di cui la migliore amica di Lou, Coco, fa parte). Una delle differenze principali tra i due gruppi è che le prime traggono i loro poteri dalla terra mentre le ultime dal sangue, ma tutte le informazioni che vengono fornite nel libro, sembrano lasciar presagire che ci siano anche altre diversità che forse saranno esplorate ulteriormente nel prossimo libro. Inoltre, nonostante combattano contro la magia, anche gli stessi Cacciatori possiedono delle spade, le Balisarde, che si potrebbero definire magiche visto che rendono i Cacciatori immuni ai sortilegi delle streghe. In poche parole, ci sono definitivamente gli elementi per sviluppare un worldbuilding e in particolare, un sistema magico, complesso ma non confusionario.
“Se era destinata a bruciare all’Inferno, sarei bruciato con lei.”
In sintesi, se siete fan di Sarah J.Maas e di Jennifer L. Armentrout o se semplicemente amate i romance enemies to lovers o il one bed trope, questa trilogia fa decisamente per voi. Lou e Reid sono una coppia eccezionale che vi farà divertire ed emozionare tantissimo. Non sono mai banali e non vi faranno di certo annoiare. È una trilogia fantasy young adult che ha uno stile scorrevole e una trama coinvolgente. Non potete non leggerla se vi piace questo genere.