
Tutte le persone sognano: è un dato di fatto che nessuno può smentire. Sognare è una delle cose più antiche che la specie umana abbia mai fatto. Nonostante questo però, i sogni sono anche uno degli argomenti più misteriosi sui quali gli uomini si sono mai ritrovati a indagare. I sogni sono una via di accesso al nostro inconscio? Sono semplici processi di organizzazione mentale che servono a sistemare ciò che ci è accaduto durante la giornata? Sono ponti verso altre realtà? Forse quest’ultima ipotesi non l’avete mai sentita: si tratta infatti, della premessa dalla cui parte “Shadows: L’Ordine delle Ombre” il nuovo libro paranormal urban fantasy edito TriskEdizioni e scritto da Zac D’Aleo, autore già conosciuto in Italia per la sua serie epic fantasy “Tales of Lights and Shadows”.
Dan, Zoe, Ele e Leo, quattro amici, estate 2017, un’isola e i ricordi di un passato che vuole tornare.
Clara e Alida, 1968 e un delitto mai risolto.
Malachia 1603, Santa Inquisizione e un diario scomparso.
Rolando 1202, Medio Oriente e una maledizione che li segnerà per sempre.
Daniel, Zoe, Eleonora e Leonida si troveranno nel bel mezzo di una lotta ancestrale tra bene e male, tra immortali e regno delle ombre, rischiando di rivelare all’umanità un segreto antico quanto il mondo stesso.
“Gli uomini non vogliono avere a che fare con noi. Ai loro occhi siamo diversi, siamo i mostri sotto il letto, i racconti per bambini, gli eroi dei fumetti, i personaggi di libri che puoi sempre chiudere e riporre in libreria.”
“Fate attenzione!Sognare può essere davvero pericoloso.” è questo quello che viene detto al lettore fin dal primo capitolo del libro. A parlare è Dan, uno dei protagonisti del romanzo. Dan è un ragazzo che frequenta il terzo anno delle superiori- un ragazzo che “ha sempre avuto una buona immaginazione”. Ed è proprio questa la motivazione che tutti i dottori davano a sua madre quando lui, da piccolo, riusciva a vedere cose che gli altri non vedevano. Costretto fin dalla più tenera età a spostarsi di città in città, non è mai riuscito a creare delle amicizie stabili.
Questo, almeno, finché arriva sull’isola di Santa Maria delle Palme. Qua, tra incontri inaspettati e coincidenze che potrebbero sembrare dettate dal destino, riesce a crearsi un piccolo gruppo di amici formato da Leo, Eleonora e Zoe. La sua vita scorre in un modo abbastanza normale, tra scuola e uscite con i suoi coetanei, finché non riinizia a vedere i fantasmi e si rende conto del fatto che forse, i suoi sogni non sono solo frutto della sua immaginazione.
E sarà proprio tramite i sogni che Zac collega le varie linee temporali tra loro. Infatti, la struttura del romanzo segue una linea temporale principale- che è quella dei protagonisti che cercano di risolvere un mistero legato a un fantasma di nome Clara – alla quale si affiancano altre due linee temporali del passato: la storia di un certo crociato di nome Rolando e la storia di un diario scomparso nel 1600. Gli eventi storici veramente accaduti si mescolano a elementi di fantasia, mandando avanti la storia fino a farla arrivare ai giorni nostri. Questa caratteristica rende la narrazione dinamica e non correrete certo il rischio di annoiarvi.
Un elemento innovativo però, è proprio il fatto che si faccia sempre affidamento sul sogno come mezzo principale per arrivare alla soluzione del mistero. Ciò crea un ottimo contrasto tra realtà e finzione che da vita nel romanzo a un continuo clima di incertezza che non può fare a meno di far immergere ulteriormente il lettore nella trama.
“Eppure, alcune volte mi sentivo davvero un in più, o forse mi sentivo semplicemente in colpa per rovinare quella che avrebbe potuto essere una famiglia normale.”
La seconda protagonista dopo Dan, è Zoe. Lei è la sorella di Leo ed è la classica ragazza “maschiaccio”, la cui immagine stride fortemente con l’immagine della bellissima e attraente Eleonora, la sua migliore amica nonché la ragazza di suo fratello. Zoe inizialmente potrebbe sembrare un personaggio di contorno: non inutile ma neanchè veramente importante ai fini delle trama.
In realtà, questa prima impressione è del tutto errata: Zoe non solo ha una grande importanza per la storia, ma è anche quel personaggio che la manda avanti quando il protagonista maschile si abbatte e non vuole più lottare. Nonostante la giovanissima età, lei è il personaggio più determinato all’interno del suo gruppo di amici. Ha un ruolo fondamentale all’interno del processo di crescita di Dan, che, grazie al fatto che ha qualcuno con cui parlare dei suoi problemi, riuscirà ad accettare la nuova verità su sé stesso e il mondo paranormale che ha scoperto.
I personaggi di Zoe e Dan sono molto realistici, nonostante facciano parte di un romanzo fantasy. Sono due adolescenti che si comportano da adolescenti: non fanno chissà quali slanci eroici di coraggio, ma spesso scelgono la fuga alla lotta; hanno dei classici episodi di crisi adolescenziali e conflitti con i genitori; agiscono spesso in maniera impulsiva, e a tratti immatura, dando più spazio ai sentimenti che alla ragione; è vero che hanno un mistero da risolvere, ma danno spazio anche al divertimento e alle uscite con gli amici; non fanno pensieri particolarmente profondi né formulano chissà quali discorsi eloquenti. In sintesi, non sono gli adolescenti “cresciuti troppo presto” che si trovano spesso nei urban fantasy.
“Prima regola: non importa il tuo credo, non importa il tuo pensiero, se non vuoi problemi devi stare zitto.”
Ma il vero punto di forza di questo libro è lo stile vivace, moderno e giovanile. È uno stile che richiama molto quello di Percy Jackson e alcune situazioni sono sicuramente ispirate dalla saga di Shadowhunters ,quindi questo è un libro perfetto per i nostalgici di queste due saghe. I protagonisti si rivolgono spesso nei loro pensieri al lettore, coinvolgendolo direttamente con battute e commenti.
È uno stile che riflette molto l’età dei personaggi e presenta una sintassi ricca di dialoghi. Si da quindi più spazio all’azione piuttosto che alle descrizioni e ai dettagli. Infatti, l’autore non si perde in digressioni inutili e non da mai informazioni superflue che servono solo ad allungare il numero delle pagine del libro. Ci sono delle rarissime situazioni in cui preferisce soffermarsi su alcune descrizioni (come l’architettura di determinati edifici) ma questa scelta è giustificata dalla caratterizzazione del personaggio di Zoe, che è un’appassionata di storia dell’arte.
“Non possiamo essere immortali se siamo già morti… Quello che resta di noi è solo l’ombra di una vita dannata.”
Leggere “Shadows: L’Ordine delle Ombre” è sicuramente un’esperienza che dovreste fare se volete un libro in cui nulla è come sembra. Se vi volete perdere in un libro urban fantasy avvolto da un’atmosfera onirica che vi farà viaggiare nel tempo e nello spazio, questo è il libro giusto per voi. Non potrete non innamorarvi di Daniel e della sua ingenuità; di Eleonora e della sua dolcezza; di Leo e del suo carisma e di Zoe e del suo cinismo. Persino i personaggi secondari come Rolando, attireranno la vostra attenzione, facendovi desiderare di conoscerli di più.
Insomma, è un libro che va apprezzato a 360 gradi: l’atmosfera, la trama, i personaggi e lo stile sono ben pensati e intriganti. Nessun amante dell’urban fantasy può perdersi quest’uscita.