
C’era una volta un mercante a cui la fortuna aveva girato le spalle..” è così che inizia una delle fiabe più conosciute e amate da bambini e adulti: La Bella e la Bestia. Da quando la storia originale di Apuleio “Amore e Psiche” fu ripresa da Madame de Villeneuve nel 1700 e trasformata nel racconto che tutti conoscono come La Bella e la Bestia, la storia è stata cambiata, rinnovata, alterata da moltissimi scrittori e scrittrici nel corso del tempo. Ed è proprio quello che ha fatto anche Brigid Kemmerer nella trilogia Cursebreakers, che inizia con A curse so dark and lonely. In Italia questo libro arriverà in tutte le librerie e gli store online a partire dal 25 gennaio con il titolo Un Fato così Ingiusto e Solitario, edito da Mondadori.
Le cose sono sempre state facili per il Principe Rhen, erede al trono del regno di Emberfall. O almeno, lo sono state finché una potente incantatrice non ha lanciato una spietata maledizione su di lui. Ora Rhen è condannato a trasformarsi in una creatura mostruosa portando dovunque morte e distruzione – e lo sarà finché una ragazza non si innamorerà di lui.
Per la giovane Harper, invece, le cose non sono mai state facili. Il padre se ne è andato da tempo, la madre è in fin di vita e il fratello l’ha sempre sottovalutata. Harper ha dovuto imparare in fretta a fare affidamento solo su sé stessa per sopravvivere. Ma un giorno viene rapita e portata nel magico mondo di Emberfall perché Rhen possa conquistare il suo cuore e spezzare finalmente il maleficio. Harper è determinata a fare di tutto pur di ritornare a casa dalla famiglia che ha bisogno di lei. Tuttavia col passare dei giorni, man mano che la diffidenza nei confronti di Rhen si trasforma in amicizia, la ragazza si rende conto che anche Emberfall ha bisogno del suo aiuto. Forze potenti e oscure minacciano il regno e non basterà spezzare la maledizione per salvare Harper, Rhen e il futuro di entrambi dalla rovina totale.
Siccome si tratta di un retelling de La Bella e la Bestia non è difficile per il lettore capire chi sarà l’interesse amoroso della protagonista. È vero che si tratta di un libro che viene presentato come un enemies to lovers ma, in realtà, i due personaggi non hanno neanche il tempo di essere nemici. Certo, da parte della protagonista inizialmente c’è un po’ di risentimento e incomprensione nei confronti di Rhen, ma nulla che non venga superato nelle prime 100 pagine del libro. Ciononostante la parte romance non è sicuramente quella più interessante della storia. Il vero punto di forza di quest’opera sono i personaggi.
“Sei misericordiosa e gentile. Ma la gentilezza e la misericordia hanno sempre un limite oltre il quale si trasformano in debolezza e paura. “
Parlare dei personaggi di questo libro è relativamente facile in realtà, visto che in tutto il romanzo ne vengono prensentati principalmente tre. Harper, il principe maledetto Rhen e il migliore amico del principe, Grey.
Harper è la classica protagonista dei fantasy young adult, non è bellissima (a detta di Rhen), è impacciata e a tratti molto infantile. Possiede, però, una volontà di ferro e ci tiene alla sua indipendenza. Ha, ovviamente, un background famigliare incasinato, il padre è andato via di casa lasciandosi molti debiti alle spalle, il fratello lavora per la mafia cercando di ripagare i suddetti debiti e la madre soffre di una malattia terminale. In realtà, però, dire che Harper è semplicemente uno stereotipo fatto e finito è sbagliato. Possiede infatti una caratteristica del tutto innovativa e originale. Soffre di una malattia cerebrale che la fa zoppicare.
Harper non ha problemi a parlare della sua condizione fisica ed è per questo che il lettore comprenderà a fondo in cosa consiste la malattia e come si è sviluppata. Questa peculiarità del personaggio mette in luce la sua forza e la sua resilienza rendendola molto più determinata di altre protagoniste YA che le somigliano. Nonostante il dolore e la fatica che il problema le provoca, lei persisterà e continuerà a scappare senza arrendersi, finché non verrà a conoscenza della maledizione di Rhen e quindi si sentirà in dovere di aiutarlo.
“Riesco a ricordare la mia arroganza. Vorrei allontanarmi a piedi dal castello e gettarmi da un dirupo. Ma non funziona. Ci ho provato. Più di una volta.”
Rhen, invece, è il classico protagonista maschile che ci si aspetta di trovare. È presuntuoso ed egocentrico. Naturalmente, però, sotto la superficie nasconde una grande sensibilità e un’altrettanto grande magnanimità. Ha un passato misterioso e tormentato che lo induce a comportarsi in maniera dura e a tratti disumana. In realtà è solo una persona incompresa. Harper sarà attratta proprio da queste sue caratteristiche nascoste, non certamente dal suo fascino esteriore. Perché, logicamente, oltre a essere carismatico è anche un uomo attraente e seducente.
La maledizione, però, oltre a fargli tirare fuori il peggio di sé (tant’è che arriva persino a uccidere la sua famiglia), lo fa anche cadere in depressione. Tuttavia a questa tematica Brigid Kemmerer non ha dato tantissima visibilità e non l’ha approfondita più di quanto lo richiedesse la trama. Rimane interessante come elemento perché dimostra che l’autrice, nonostante riprenda tanti stereotipi che il grande pubblico di lettori fantasy conosce, prova ad aggiungere delle connotazioni originali che vanno ad incidere sulla caratterizzazione dei personaggi.
Grey è il migliore amico di Rhen. È quello che ha sempre una risposta pronta e che possiede un autocontrollo invidiabile. È il personaggio che forse presenta più sfaccettature, spesso si ritrova a dover mettere in discussione i suoi princìpi e i suoi ideali. Presenta un comportamento abbastanza ambiguo e ambivalente e il lettore avrà difficoltà a inquadrarlo per bene. Ad esempio, in quanto guardia reale mantiene sempre un comportamento rigidamente formale con Rhen nonostante siano amici; poi, però, si lascia andare e gioca a carte con la loro pseudo-prigioniera Harper. Proviene da una situazione famigliare che dovrebbe indurlo a odiare la classe nobiliare e invece si ritrova a essere la guardia più fedele di Emberfall… Insomma, tra i tre è sicuramente il personaggio più intrigante e che vi incuriosirà di più.
“Anche delle buone carte possono farti perdere, ma comunque tutti noi giochiamo con quelle che ci ha dato il destino. Le scelte che ci vengono poste di fronte non sono quelle che vorremmo, ma sono comunque scelte.”
Lo stile è divertente, frizzante e ironico. Harper è un’adolescente che ha una mentalità da adolescente. Nonostante compia spesso delle scelte discutibili (e nonostante ciò che afferma lei sia affetta dalla Sindrome di Stoccolma), non potrete fare a meno di adorarla per i suoi commenti iconici. Quando finirete il libro sicuramente i personaggi di Grey e Rhen vi lasceranno qualcosa, ma sarà Harper a farvi rimpiangere di averlo concluso. La cosa più bella è che lei non si sforza neanche di essere divertente, le viene naturale.
La narrazione è condotta seguendo due punti di vista: quello di Rhen e quello di Harper, ovviamente. Le parti della ragazza sono quelle che mandano più avanti la trama mentre quelle di Rhen servono soprattutto per spiegare l’antefatto. Rivelano anche i pensieri di lui, e quindi il lettore potrà veder cambiare questo personaggio dall’interno e seguire il suo sviluppo in prima persona. Forse, però, sarebbe stato meglio vedere questa crescita attraverso gli occhi di Harper. Infatti, l’evoluzione di questo personaggio, che viene presentato inizialmente come fermamente deciso a non cambiare, potrebbe sembrare troppo frettolosa se vista dall’interno.
“Tutto è sempre uguale. Tranne i morti. Che non ritornano.”
In conclusione, Un fato così ingiusto e solitario non è sicuramente una delle letture più originali che farete quest’anno. Non è un libro noioso né tantomeno ostico. Anzi, sarà un piacere per voi andare avanti anche solo per vedere cosa combineranno i tre protagonisti nel corso della storia. È il tipo di libro che poggia soprattutto sul carisma dei personaggi e sull’affetto che il lettore non potrà fare a meno di provare per loro. Se avete bisogno di una lettura leggera e veloce, che vi coinvolga emotivamente ma che abbia allo stesso tempo una trama facile da seguire, questo fa al caso vostro.