
Delle volte, un po’ per accorciare la lista infinita delle cose da leggere, un po’ per “paura” (visto il numero dei volumi), può capitare di perdersi qualche lettura essenziale dell’universo della nona arte nipponica. E dunque, parliamo di Vinland Saga di Makoto Yukimura, autore anche di “Planetes” (e solo questo vale l’acquisto) edito da Edizioni Star Comics.
Europa, Undicesimo Secolo. I popoli vichinghi sono ormai una forza inarrestabile e nessuna costa del continente può dirsi al sicuro dalle navi con la prua di drago. Inizia l’epica narrazione di Vinland Saga, in cui si intrecciano la Grande Storia e le vicende personali di un gruppo di personaggi come il giovane Thorfinn, il cui unico scopo è placare la sua sete di vendetta, e Askeladd, astuto capo di una torma di vichinghi. Dalle abili mani di Makoto Yukimura, una storia di guerra e di forti passioni che catapulta il lettore nel mondo sanguinario e violento dell’Europa medievale.
“Dal lontano nord, al di là dei gelidi mari, loro arrivano, portando le oscure nuvole della guerra…”
Sarò profondamente onesto: mi avvicino a quest’opera tardivamente rispetto al suo esordio in Italia e di questo faccio un gigantesco mea culpa. Prevenuto dal fatto di ritrovare semplicemente un’opera cruenta, brutale e violenta, con mia felicità ho scoperto che in realtà in Vinland Saga c’è molto altro. Infatti, Makoto Yukimura non è solo capace di esaltare ed evidenziare la violenza attraverso momenti epici e di forte impatto, ma anche di inserire al suo interno una “ricerca” profonda che scruta il cuore dell’uomo in tutte le sue sfaccettature. Insomma, parliamo di un’opera profondamente umana, capace di omaggiare il lettore con sensazioni miste e variegate.
Il maestro Yukimura si dimostra meravigliosamente abile in questo contesto, dove gli equilibri risultano importanti. Il sensei narra, non solo sanguinose e violente battaglie, ma anche momenti di quotidianità e situazioni di vita. Quel tram tram d’ogni giorno, nei suoi aspetti più comuni e dimessi; mostrando così l’animo e il cuore dei personaggi. E proprio questo crea un filo di empatia con il lettore. Una dote fantastica del mangaka! Inoltre, questa meccanica, è molto utile nello sviluppo narrativo dell’opera.
“Un dragone che scalava la montagna!”
Un’altra grande virtù di Vinland Saga, costruita in maniera similare a quella sopracitata, è la capacita dell’autore di ponderare la parte storica con quella più “ironica”. Infatti alcuni momenti hanno un valore documentario e di ricerca (per esempio il Massacro del giorno di San Brizio che avvenne il 13 novembre – proprio oggi – del 1002, giorno dedicato a san Brizio da cui prende il nome), ed altre un tono più “scherzoso”.
Questo fa sì, che anche questi momenti non risultino mai noiosi o pesanti. Viene tolto, volutamente e in certi casi, il senso di continuity, tra causa ed effetto, tra fabula e intreccio. Insomma, delle volte le cose finiscono quasi senza una chiave di risoluzione. Una cosa molto particolare che può in qualche modo spiazzare il lettore, rendendo particolare e modulare l’esperienza di lettura. I personaggi sono ben caratterizzati ed è difficile non appassionarsi a loro, affezionarsi e rimanerne affascinati.
L’arte in Vinland Saga è splendida e rappresentativa. I panorami, le vedute e il contesto artistico generale si legano perfettamente in una ricerca maniacale del dettaglio. Questo avviene sempre senza esagerare nello sfruttare l’utilizzo di references o retine varie. Nonostante il maestro non sfrutti in dosi massicce, come ormai è consueto nelle opere più moderne, queste opzioni stilistiche, le atmosfere risultano veramente meravigliose e caratteristiche. Cosa che avvalora maggiormente la sceneggiatura.
“Questa è la nostra occasione, pronti a sbarcare!”
I soggetti, nonché i nostri personaggi, sia primari che secondari, etc, risaltano nello “sfondo” in quanto maggiormente dettagliati. Un’attenzione particolare, soprattutto in momenti più febbricitanti, con espressioni che bucano la carta e suscitano intensa emozione affettiva e commozione estetica. Ovviamente poi ci sono le battaglie. Queste perseguono un dinamismo eccelso con linee che aiutano i movimenti e che, quindi, creano un’energia di vitalità sublime per gli occhi.
In conclusione, Vinland Saga edito da Edizioni Star Comics, è un’opera affascinate che permette ai lettori di potersi immergere in un epoca di sangue e battaglie, attraverso le ricerche storiche e documentaristiche fatte da Makoto Yukimura. Questo non solo per quanto concerne l’esattezza di fatti e periodi, date comprese, ma anche mediante una ricerca smodata degli usi e costumi dell’epoca. Un’opera interessantissima con un ritmo crescente, che inizia con una conflagrazione improvvisa e travolgente e continua con un susseguirsi atomico.